Carcere, La Russa propone "mini-indultino natalizio" per i detenuti prossimi a fine pena, Donzelli (FdI) frena: "Non è posizione del partito"
La Russa propone un mini-indulto natalizio per i detenuti prossimi alla fine pena. Il governo frena, opposizioni critiche: "Sovraffollamento ignorato da anni"
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha proposto un "mini-indultino natalizio" per i detenuti prossimi alla fine della pena nelle carceri italiane, scatenando diverse reazioni nella politica nazionale. La destra si è spaccata sul tema, con Forza Italia più possibilista e Fratelli d'Italia che ha voluto precisare tramite il deputato Giovanni Donzelli che "non è la posizione del partito". Le opposizioni invece richiamano al problema cronico del sovraffollamento.
Carcere, La Russa propone "mini-indultino natalizio" per i detenuti prossimi a fine pena, Donzelli (FdI) frena: "Non è posizione del partito"
Sulla questione del sovraffollamento carcerario italiano si è aperta una spaccatura nella maggioranza dopo la proposta del presidente del Senato Ignazio La Russa (FdI) di un "mini-indultino" natalizio: concedere la detenzione domiciliare o l’uscita anticipata ai detenuti che stanno per terminare la pena, con esclusione di chi ha commesso reati contro le forze della polizia penitenziaria. La proposta, avanzata pochi giorni fa e illustrata ai giornalisti come una misura "quasi degli affetti", ha provocato un acceso dibattito interno al partito della maggioranza.
A frenare il progetto è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, che ha chiarito che l’esecutivo punta su un piano strutturale per ridurre il divario tra posti e detenuti — circa 53 mila posti contro quasi 64 mila detenuti — in un arco di due anni. "Servono progetti, spazi, recupero e rapidità dei tribunali di sorveglianza", ha affermato Mantovano, citando i ritardi nei percorsi terapeutici per detenuti con dipendenze.
Dal partito di maggioranza Fratelli d’Italia arriva comunque una precisazione forte. Il deputato e responsabile nazionale dell’organizzazione, Giovanni Donzelli, ha infatti dichiarato: "Massimo rispetto per il presidente La Russa, ma non è la posizione di Fratelli d’Italia, bensì la sua personale". Donzelli ha ribadito che la linea politica del partito resta su misure alternative alla detenzione strutturali e non su interventi emergenziali "che in passato non hanno risolto il problema".
La proposta di La Russa ha però trovato parziale consenso a Forza Italia: per il senatore Maurizio Gasparri "non siamo contrari a un gesto di clemenza limitato a pochi casi di buona condotta", purché non si tratti di amnistie generalizzate. Sul fronte dell’opposizione, invece, la senatrice Ilaria Cucchi (Avs) accusa il governo di "avere riempito le carceri con leggi volute da destra" e attacca il piano delle celle-container come "emblema di una punizione perpetua". La deputata e responsabile Giustizia del Partito Democratico, Debora Serracchiani, punta il dito sulla lentezza e l’inerzia: "Sono tre anni che dite che affronterete il problema, ma nulla è stato fatto".
In conclusione, la proposta di un “mini-svuota-carceri” natalizio appare al momento sospesa: da un lato c’è la volontà di rispondere all’emergenza detentiva, dall’altro il dibattito interno alla coalizione rallenta l’iter. Resta da vedere se nelle settimane prossime sarà presentato un decreto-legge o se si punterà esclusivamente sulle misure strutturali di medio-termine.