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Regione Puglia denuncia Israele, l’accusa del presidente Emiliano a Netanyahu: “Atti di violenza contro volontari a bordo della Flotilla”

Una presa di posizione che conferma la linea fortemente critica della Puglia nei confronti di Tel Aviv visto anche il genocidio a Gaza: la Regione, infatti, era già stata tra le prime in Italia ad approvare una mozione per rompere i rapporti con Israele

08 Ottobre 2025

Regione Puglia denuncia Israele, l’accusa del presidente Emiliano a Netanyahu: “Atti di violenza contro volontari a bordo della Flotilla”

Michele Emiliano, fonte: imagoeconomica

La Regione Puglia ha deciso di denunciare il governo israeliano per il sequestro di 3 pugliesi tra gli attivisti della Global Sumud Flotilla. Il presidente Michele Emiliano, governatore e magistrato in aspettativa, rimette simbolicamente la toga per accusare l’esecutivo di Benjamin Netanyahu di violenze contro cittadini italiani impegnati nella missione umanitaria della Flotilla. La giunta regionale ha approvato il provvedimento a meno di 2 mesi dalle elezioni del 23 e 24 novembre.

Regione Puglia denuncia Israele, l’accusa del presidente Emiliano a Netanyahu: “Atti di violenza contro volontari a bordo della Flotilla”

Secondo quanto riportato in una nota ufficiale, la decisione della Giunta pugliese è stata assunta dopo “la diffusione a livello internazionale delle notizie riguardanti l’illegale sequestro e arresto da parte della forze armate israeliane di cittadini italiani, fra i quali almeno tre pugliesi, impegnati nella missione di pace denominata Global Sumud Flotilla, diretta a portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza su piccole barche battenti bandiera italiana in acque internazionali”.

Il presidente Emiliano, che a fine mandato tornerà in magistratura, ha denunciato l'operato Tel Aviv. Israele – afferma – si è reso responsabile di “atti di violenza a bordo di imbarcazioni italiane e in danno di concittadini inermi, arbitrariamente sequestrati e condotti in carceri israeliani, assieme al sequestro e successivo affondamento delle imbarcazioni”.

Per l’ex pm barese, i fatti contestati “configurano reati gravissimi che ledono valori e principi fondamentali dello Statuto della Regione che è persona offesa e danneggiata dalle azioni criminali del governo di Israele”. Una presa di posizione che conferma la linea fortemente critica della Puglia nei confronti di Tel Aviv visto anche il genocidio a Gaza: la Regione, infatti, era già stata tra le prime in Italia ad approvare una mozione per rompere i rapporti con Israele.

L’azione legale, annunciata in un momento politicamente delicato, rischia ora di innescare un acceso dibattito non solo sul piano istituzionale, ma anche su quello elettorale. A poche settimane dal voto, Emiliano sceglie di tornare a vestire i panni del magistrato per portare in sede giudiziaria una questione che tocca tanto il diritto internazionale quanto la sensibilità politica nazionale.

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