Flotilla, Mattarella interviene e rilancia la proposta di governo: "Salvate l'incolumità, accettate disponibilità della Chiesa per distribuire aiuti"

Il Presidente della Repubblica si è rivolto all'equipaggio con un comunicato nel quale ha chiesto di accettare la mediazione per tutelare "l'incolumità" e garantire che gli aiuti umanitari giungano a destinazione

"Raccogliete la disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme di consegnare in sicurezza gli aiuti a Gaza". Alla fine, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è dovuto intervenire per convincere gli attivisti della spedizione marittima Global Sumud Flotilla ad accettare la soluzione "più ragionevole" proposta dal governo: l'aiuto da parte di Cipro e del Patriarcato latino di Gerusalemme affinché i soccorsi umanitari arrivino a destinazione senza l'ingresso in acque israeliane.

Flotilla, Mattarella interviene e rilancia la proposta di governo: "Salvate l'incolumità, accettate disponibilità della Chiesa per distribuire aiuti"

La Global Sumud Flotilla è ora all'ultima tappa del suo viaggio, Creta. Dopo di lei Gaza. In queste ore di tensione seguite al netto rifiuto di ieri, da parte della spedizione, di una mediazione alternativa alla "rottura dell'assedio illegale" israeliano per condurre gli aiuti umanitari all'interno della Striscia, Sergio Mattarella è intervenuto con un comunicato chiaro: un appello "alle donne e agli uomini della Flotilla" a che si mettano al sicuro, tutelino la loro integrità, e permettano così che gli aiuti necessari arrivino a destinazione senza ulteriore violenza. "Il valore della vita umana, che sembra aver perso ogni significato a Gaza, dove viene gravemente calpestato con disumane sofferenze per la popolazione, richiede di evitare di porre a rischio l'incolumità di ogni persona" esordisco il Presidente nelle prime righe dell'appello. "A questo scopo e al fine di salvaguardare il valore dell'iniziativa assunta - valore che si è espresso con ampia risonanza e significato - appare necessario preservare l'obiettivo di far pervenire gli aiuti raccolti alla popolazione in sofferenza". "Mi permetto - continua Mattarella - di rivolgere con particolare intensità un appello alle donne e agli uomini della Flotilla perché raccolgano la disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme - anch’esso impegnato con fermezza e coraggio nella vicinanza alla popolazione di Gaza - di svolgere il compito di consegnare in sicurezza quel che la solidarietà ha destinato a bambini, donne, uomini di Gaza".

La proposta di mediazione era stata avanzata, lo scorso 24 settembre, proprio dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro Tajani secondo cui, a fronte dell'ultimo attacco "intimidatorio" subito da una decina di imbarcazioni Flotilla in acque internazionali, l'unica scelta ragionevole era quella di consegnare gli aiuti a Ciproalla Chiesa di Gerusalemme, che si sarebbe assunta la responsabilità di farli arrivare a destinazione. Una soluzione sembrata "ragionevole" anche alla luce dell'ultimo discorso alla Camera del ministro Crosetto che aveva pienamente ammesso l'incapacità di garantire sicurezza agli attivisti una volta superate le acque internazionali. La Flotilla però aveva snobbato tali proposte rivendicando i principi e gli obiettivi della missione: "rompere l'assedio e consegnare gli aiuti umanitari" personalmente.