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Caso Almasri, Parodi attacca Nordio: "Con il processo ci saranno ricadute politiche", ministro: "Invasione di campo della magistratura"

Dopo la richiesta di processo per tre membri del governo, il Guardasigilli ha risposto al presidente dell’Anm Parodi: “Parole inaccettabili, non ho mai citato la mia capo di gabinetto negli atti”

05 Agosto 2025

Nordio e Parodi

Nordio e Parodi, fonte: Instagram, @Ildubbio

Terremoto sul caso Almasri. Il presidente dell'Anm Cesare Parodi ha attaccato indirettamente il ministro della Giustizia Carlo Nordio, dicendo che, in caso di processo per i tre politici finora indagati, ci sarebbero "ricadute politiche". Il guardasigilli ha ribattuto che quella compiuta da Parodi è una "grave invasione di campo da parte della magistratura".

Caso Almasri, Parodi attacca Nordio: "Con il processo ci saranno ricadute politiche", ministro: "Invasione di campo della magistratura"

Lo scontro istituzionale tra il ministro della Giustizia Carlo Nordio e la magistratura tocca un nuovo apice con le dichiarazioni del presidente dell’Anm (Associazione Nazionale Magistrati), Cesare Parodi, sul caso Almasri. La vicenda ha preso piede dopo la chiusura delle indagini sull'arresto e successivo rimpatrio del generale libico accusato di crimini di guerra, con richiesta di archiviazione per Giorgia Meloni, ma autorizzazione a procedere per Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano.

Parodi, intervenuto alla trasmissione Radio Anch’io, ha osservato che “un processo in cui venissero accertati certi fatti avrebbe ricadute politiche sulle persone coinvolte”, frase che è stata interpretata come un possibile riferimento alla capo di gabinetto del Ministero della Giustizia, Giusi Bartolozzi. Da qui la dura replica di Nordio: “Sono sconcertato. Se Parodi cita Bartolozzi, che non risulta nemmeno negli atti, o ha informazioni riservate o invade il campo politico. Un’affermazione impropria e inaccettabile da parte di un rappresentante dell’ANM”.

Il presidente dell’associazione dei magistrati ha però smentito categoricamente: “Non ho mai nominato Bartolozzi né fatto riferimento a lei. Il mio era un ragionamento generale”. Una posizione poi ribadita anche in una nota ufficiale, sottolineando la distanza tra responsabilità politica e penale.

Il caso ha acceso la reazione politica. La premier Meloni ha difeso la coesione dell’Esecutivo, rivendicando di aver agito “in modo unitario e concordato”. Intanto, anche altri esponenti della maggioranza — da Gasparri a Tajani — hanno attaccato le dichiarazioni di Parodi, definendole “una vendetta” e “una reazione incomprensibile”.

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