24 Luglio 2025
Il premio Italia-Israele a Matteo Salvini, fonte: imagoeconomica
Il Matteo Nazionale (Salvini) non cresce mai. Come certi bambini, o certi ragazzini bulli crede di vivere in eterno dandosi martellate sugli attributi perché crede nel sostegno a vita dello zoccolo duro dei suoi elettori. Eppure dovrebbe sapere che che tutte le parabole hanno un’inizio, un’ascesa, un culmine, una discesa, un declino ed una fine.
Ma per il momento lui, ignaro, si prende un premio da Israele e gongola sparando la cazzata sesquipedale che Israele è una realtà pacifica, cazzata alla quale non crede neppure Bibi. Noi caritatevolmente gli ricorderemo le parole di Giulio Andreotti in Parlamento quando non ebbe timore ad affermare che se lui fosse nato ed avesse vissuto in un campo profughi simile ad un campo di concentramento come quelli palestinesi, sarebbe diventato un terrorista e verosimilmente avrebbe aderito ad Hamas (malevola illazione mia). La stessa cosa seppur con parole diverse ebbe a dichiarare Bettino Craxi. E… last but not least, la stessa cosa sostiene la Carta delle Nazioni Unite, ovvero che ogni popolo oppresso, colonizzato, espropriato, derubato ha il diritto, lo ripeto, il diritto a rivoltarsi con ogni mezzo a sua disposizione, anche la lotta armata. Trattasi di diritto internazionale non di cattiveria. Rammemoro alle labili ed ignare menti dei nostri pseudo politici che il cosiddetto terrorismo fu praticato dai combattenti ebrei della Palestina mandataria contro gli Inglesi e contro i palestinesi, in particolare dalle bande del sionismo revisionista, quello dal quale viene per discendenza diretta Netanyahu.
E fu praticato da tutti i popoli che volevano conquistare la propria libertà contro gli oppressori colonialisti. I nostri partigiani lo praticarono contro l’occupante nazista e i loro servi fascisti e quella feccia assassina li chiamava banditi. Come oggi Bibi chiama terrorista ogni patriota palestinese. Ma oggi non è lo Stato Sionista che si deve difendere dai palestinesi, sono i palestinesi che si devono difendere dai sionisti, dai loro crimini, dalle loro violenze, dai furti, dalle distruzioni, dal loro genocidio intenzionale, dalle torture, dalla presa di ostaggi! Si, avete letto bene! Gli ostaggi non sono solo quelli presi da Hamas il 7 ottobre del 2023, sono anche le migliaia e migliaia di palestinesi arrestati arbitrariamente, giovani, donne adulti, ragazzini e persino bambini detenuti sine die in condizioni atroci senza imputazioni, né processi, le cosiddette detenzioni amministrative.
Ma torniamo a Matteo nostro, io per paradosso provo nei suoi confronti una perversa simpatia, mi muove verso di lui una struggente indulgenza. Riconosciamolo! Che cosa avrebbe potuto fare lui per procurarsi una buona vita, lui privo di qualsivoglia capacità professionale, arte o talento? Nulla! Ma siccome a ciascuno è riconosciuto il diritto alla ricerca della felicità (che diamine, lo dice la Costituzione degli USA) lui ha perseguito la ricerca facendo il demagogo a buon mercato e siccome in Italia c’è qualche centinaio di migliaia di persone che di demagogia ne ha uno spasmodico bisogno per vivere tranquilla, in cambio gli garantisce un lauto stipendio in Parlamento. E lui, por nano, cosa fa di male? Spara cazzate a rotta di collo, fa selfie e malgestisce la cosa pubblica che tanto per i suoi elettori non rappresenta un problema, loro lo votano ugualmente dato che, sia detto con affetto, votano alla cazzo di cane.
Però Matteo, accettalo un consiglio da questo vecchio teatrante ebreo, lascia perdere Bibi, non ti impiccare con tue mani. Un premio non si nega a nessuno. Sapessi quanti ne ho ricevuti io!
Di Moni Ovadia
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