12 Aprile 2025
“Provate a pensare a un medico che offende pesantemente i colleghi, che deride i pazienti, che passa più tempo sui social a bullizzare la gente che in ospedale o laboratorio. Provate a pensare all'aggressività, all'arroganza e all'incitazione alla violenza, usate come unico metodo di divulgazione scientifica che si oppone a qualsiasi dibattito o confronto. E poi chiedetevi: potrebbe mai accadere che in un paese civile, un medico così, sia premiato con una medaglia dal Capo di Stato anziché essere richiamato alla osservanza della deontologia professionale e all'etica del rispetto?”. Il passaggio è attribuito al medico e saggista Paolo Gulisano e soffre dell'ingenuità retorica delle anime belle o che tali si presentano; la realtà è molto più concreta e brutale: il capo dello Stato e della magistratura insignisce uno dei virologi più fanatici e più violenti, uno al quale andrebbe chiesto conto di quando consigliava tutti di vaccinarsi con una marca che ha provocato la morte della diciottenne Camilla Canepa; il giorno dopo la magistratura proscioglie 5 medici imputati per la morte della stessa ragazzina. I rianimatori graziati, i vaccinatori neppure giudicati. Poi si potrà dire che sono coincidenze, non messaggi, ma le cose a metterle in fila trovano un loro senso: come fa il potere giudiziario a non recepire gli orientamenti, chiarissimi, manifesti, di chi lo presiede? O davvero vogliamo ancora consolarci con le favole dotte quali la separazione dei poteri immaginata dal liberalismo europeo seicentesco? Quelle erano costruzioni intellettuali senza alcuna pretesa di influire sulla sostanza, sui veri meccanismi di articolazione e funzionamento del potere che è sempre unico, articolato ma unico, basato sulla distinzione tra chi comanda, sia in nome di Dio, della natura, della Storia, e chi subisce. Camilla Canepa, la paziente zero dei vaccini, non ottiene giustizia, ma chi, provvisto di logica e di esperienza, si aspettava un esito diverso? Mattarella premia, in modo apparentemente incomprensibile, Burioni, la magistratura assolve i medici presunti responsabili della morte di una adolescente appena vaccinata, la farmacopea finanziaria lancia un supervaccino ad mrNA autoreplicante, cioè con la famigerata proteina Spike che non se ne va più, che si autorigenera.
Dite che questa proteina Spyke è responsabile dei cancri e degli infarti fulminanti? E allora? Proprio per questo “ce ne vuole di più”, come si dice dell'Europa fallimentare e criminale che ha organizzato la strage vaccinale a prezzo di corruzioni gigantesche. Quanto all'informazione, è lì per fare il suo gioco sporco che consiste nel coprire, nel falsificare, nel reggere le ragioni della finanza totalitaria: se si tratta di spingere un siero venefico si appella alla scienza indiscutibile, “non democratica”, se la scienza smentisce le premesse la si ignora e si ricomincia con preparati cento, mille volte più devastanti. Si scopre che questa informazione puttanesca è largamente pagata dalle lobby dei farmaci e della politica che combinano i loro affari? E allora? Non fanno tutti così? Che c'è di male? Come dicevano gli intrattenitori in fama di giornalisti che bivaccavano, senza pagare, alla Gintoneria di Wanna Marchi. Sul supervaccino autoreplicante i medici eretici Bizzarri, Cosentino, Donzelli, Federico e Frajese hanno firmato un appello a fermarsi chiedendo ulteriore sperimentazione, maggiori garanzie, lo stesso ha fatto l'oncologa Patrizia Gentilini, ma anche di questi ci si potrebbe chiedere se ci sono o ci fanno, se davvero non capiscono come funziona il loro stesso ambiente, o se si sforzano di non capirlo. O se si palesano per puro scrupolo retorico.
La strage è in atto da 4 anni, da Camilla Canepa, ha mietuto centinaia di migliaia di vittime, milioni nel mondo, ma è ancora solo all'inizio. Più vittime ci sono e più occorre non tanto negarle quanto rilanciare le stesse dinamiche perverse in un modo talmente massiccio e irresponsabile da vanificare qualunque obiezione, da stroncare ogni buona volontà nel segno di una rassegnazione fatalistica e servile. Ha raccontato il direttore della clinica neurochirurgica e neurotraumatologica al Policnico di Genova, Gianluigi Zona, a proposito delle condizioni di Camilla Canepa, una giovane sanissima, sportiva: "Non avevo mai visto un cervello ridotto in quelle condizioni da una trombosi così estesa e così grave. Abbiamo optato per una craniotomia decompressiva, si è aperto il cranio per allentare la pressione interna. Un'operazione complicata perché tutti i seni venosi erano ostruiti da trombi, uno scenario che non avevo mai visto in tanti anni di questa professione. Siamo di fronte a qualcosa di non normale, una trombosi a 18-30 anni non è normale”. Roba spaventosa, da aprire cento Norimberga! Invece nessuno ha fatto una piega e in 4 anni queste situazioni si sono moltiplicate al punto che la comunicazione truffaldina ha inventato una formula implausibile, “è sempre successo”. Quanto agli incauti che parlano, prima venfono ignorati, poi se insistono vengono discretamente informati che è meglio se non insistono. Quelli capiscono e non fiatano più.
Nessuno paga per tanto scempio, ma neppure per avere consigliato un farmaco che una simile devastazione aveva provocato con certezza scientifica ribadita dalla magistratura. Anzi il capo dello Stato elargisce patacche e medaglie di bronzo. Ed è meglio non chiedersi la ragione, in apparenza strampalata o pretestuosa. Ma difficilmente il potere fa qualcosa senza una ragione per quanto cinica e perversa possa essere. Poi le dietrologie, i complotti lasciano il tempo che trovano, la democrazia attuale funziona per sottrazione, si vanta di consentire, fino a un certo punto, nei dovuti limiti, il vaneggiare della plebe che tuttavia non deve esagerare se non vuole ritrovarsi in casa alle 5 di mattina la Digos che ti dice: per questa volta ti portiamo via gli strumenti di lavoro, la prossima volta portiamo via te. E tu sai che possono farlo, che quelli contro la Narrazione che, come dice lo Schwab del WEF, amico della baronessa siringa, “è l'unica cosa vera ed è nostra”, bene che gli vada finiscono alla gogna, se invece va peggio, direttamente a TSO.
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