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Michele Serra, detto THE SUBSTANCE e la sua parata di banalità euroinomani già dissolte in poche ore

Da Berlinguer a von der Leyen: la terrificante metamorfosi dell'homo simpaticus di finta sinistra; continua la valanga di pernacchie sui Social Media

18 Marzo 2025

Michele Serra, detto THE SUBSTANCE e la sua parata di banalità euroinomani già dissolte in poche ore

Certamente, non è soltanto lui, ma si potrebbe dire che trattasi plasticamente di ritratto di una intera esiziale generazione di quelli che una volta si chiamavano RADICAL SHIT (pardon, CHIC), comunisti col Rolex (de noantri), nipoti abbastanza poco nobili dei ben più affascinanti Champagne Socialist, BoBò (bourgeois bohèmien), persino Barbudos (sempre col Rolex, come Fidel Castro).
Sono quelli che sgovernano l'Europa: la generazione degli attuali circa sessantenni e i loro più giovani e idiotici seguaci; tutti nati "zecche rosse" e finiti tutti a fare i komunisti con la Tesla da 50K, come la splendida koppia Fratoianni-Pikkolotti, a difendere I CYAO POVERY (a parole, ovviamente) a bordo del bidone elettrico da californiani ricchi ex di moda, arricchendo nel contempo (ma a loro insaputa) il BILLIONARIUS MAXIMUS sudafricano ELON, poi scoperto improvvisamente come massimo mostro inimico. Opsss.
Una generazione vissuta a colpi di culo, che ha ottenuto quasi tutto con fatica poca o un cazzo, trovando posti liberi da occupare senza sbattersi, 18 politici all'Università quindi pure senza studiare mezza minchia e facendo pure spesso i soldini... ed ora pure pontificando, meglio se megabanalità a fette spessissime.

Certamente, non è soltanto lui, ma facciamo un veloce ripasso.
Serra Michele, nato a Roma nel 1954, ma cresciuto a Milano e uscito dal Manzoni, e con ciò detto tutto (tutt'oggi il Liceo Classico delle "zecche rosse", vere o presunte, o almeno così le chiamano i detrattori); quindi uscito dalla fucina di "zecche rosse" proprio nel bel mezzo degli anni del trionfo pseudopopolare delle medesime.
E cosa fa di solito il giovine nato negli anni cinquanta del dopoguerra togliattista italiota? Ma è ovvio: si iscrive all'Università Statale di Milano e, guarda un po', comincia a collaborare con L'Unità, organo ufficiale del Partito Comunista Italiano, mentre nel contempo, pare, è iscritto alla sezione del PCI di VIA ZECCA VECCHIA, MA PENSA TÉ IL CASO, ALLE VOLTE! Ma siccome è indubbiamente personcina simpa&brillante, circa dieci anni dopo entra nel GIRO GIUSTO (cit. canzone di BUGO, ex amico di Morgan, sempre per restà à Milàn) e si butta in ambito satira con Sergio Staino, disegnatore nonché satirista pidiota-tipo ante litteram, piccolo idolo di quei tempi col personaggio BOBO (non a caso) e col suo inserto satirico TANGO (sempre dell' Unità) e fonda addirittura, pare su mandato di Massimino D'Alema in persona (per chi non se lo ricordi, LÌDER MAXIMO della svendita della sinistra italica al libbberismo più becero), il poi celebre inserto CUORE, effettivo capolavoro di stampa satirica, punto di riferimento del clima che portò a Tangentopoli, nonché preclaro estensore della battuta "SCATTA L'ORA LEGALE, PANICO TRAI SOCIALISTI".

Da lì in poi sono solo allori, anche se viene trombato alle europee per il PCI (poco male; essere trombati in Italia fa sempre fico): fa politica col PDS e col PD, poi rapporti eccellenti a pioggia, direzione della stessa Unità (finché non chiude, sfinita e uccisa dal voltastomaco per eccesso di giravolte spaziali e servilismi à la carte), collaborazioni con Grillo, Gaber, Repubblica, Espresso, Rai, e poi FabbbioFazzzio, Saviano, insomma quel giro lì, il solito. Quello in cui finiscono tutti quelli che non hanno fatto il salto della quaglia berluschina, ma quello della quaglia elkanniana, ovvero quella che paga bene uguale e con le stesse voltagabbanate, ma fatte decisamente più paracule. Bisogna pur campare, per comprarsi la TESLA. "I BOUGHT IT BEFORE ELON WENT CRAZY" (la ho comprata prima che Elon impazzisse) scrivono i buffoni LIBLAB yankee sugli adesivi da appiccicare sul tostapane con le ruote comprato al prezzo di una Porsche.
E siamo al CORTOCIRCUITO MENTALE: prima si bevono la scammata che le auto elettriche sono GREEN, poi si pentono perché uno degli scammatori diventa negazionista climatico e nemico del wokismo, mentre ovviamente altrettanti idioti si bevono che siccome ELON sfotte giustamente gli idioti wokisti e greenwasher allora è diventato improvvisamente un BUONO, e non il solito miliardario affarista sulla pelle degli altri, nonché pazzoide in stile Ernst Stavro Blofeld sotto (letteralmente) KETAMINA.

Quando finalmente, dopo anni di CAZZATE A PIOGGIA, i nodi e le assurde contraddizioni di una intera fase storica gestita da criminali, ladri e dementi arrivano al pettine, ecco che si scatena THE LAND OF CONFUSION. Ed è subito THE AGE OF PARADOXE, invece della tanto agognata AGE OF AQUARIUS di quando erano gggiovini.

Ed è ciò che è successo a Roma, alla RIDICOLA manifestazione di neurodeliri inneggianti ad una fantomatica Europa, che è quella della von der Merden, della Austerity, dei greci in ginocchio perché soldi GHE N'È MINGA EH... e del liberismo mercantilista, ma soprattutto quella del REARM EUROPE: 800 MILIARDI (annunci, ovviamente) per comprare armi (soprattutto americane, ovviamente) ed andare a far rapire e crepare altri ragazzotti ucraini, trascinati fuori da casa dai sicari di Zelenskji, ex attorucolo in tacchi a spillo, diventato prima simbolo di resistenza alla invasione russa, poi virato in piccolo divoratore di corpi sull'altare della sua vanità, fino a diventare il simbolo del crashdown morale dell'Occidente.
La Casabianca che si pente (apparentemente, in realtà continua a giocare il DIVIDE ET IMPERA) della guerra in Ucraina da lei stessa provocata, e che ADESSO cerca un accordo con i russi, diventati più utili in funzione anti-cinese, quindi ora che non serve più butta il clown ucraino nella pattumiera. Fino ovviamente alla prossima giravolta spaziale.

Quindi COSA CAZZO MANIFESTANO 30mila PIRLA A ROMA? La gloria della von der Bomben e la leva militare generale per andare tutti sul fronte russo? Boh, non si sa, non lo sanno neanche loro ovviamente.
Vogliono semplicemente dire che LORO si sentono "europei". Cosa voglia dire resta un mistero, nelle loro teste vuote in primis, ma insomma INTANTO IO CELO DICO.
E poi meglio se pure qualche BAMBOCCIONE CHOOSY di casa nostra ci andasse davvero sul fronte russo, in nome della gloria del Draghistan e contro il cattivone StruNp. Certamente, perché STRUNZ, pardon... StruNp è notoriamente una PERZONA FALZA (cit. partecipanti al Grande Fratello), lui sì che è KATTIVO DENTRO. Mentre invece Sleepy Joe Rimbambiden quando faceva tranquillamente massacrare i bambini di Gaza, ehhh, invece lui sì che ci piaceva tantissimo.

Antonio Scurati sul palco in piazza, che delira di un'Europa che non bombarda né invade più nessuno da ottant'anni (nessuno proprio, tranne la Serbia, un po' di paesi africhesi a scelta, Libia compresa, l'Iraq, l'Afghanistan, robina così, dappochisssssimo, en passant), mentre una simpatica parata di VIPPERS (sempre de noantri) che aderisce con mirabolante VUOTO ASSOLUTO DI IDEE, se non magnifici sloganini modello "vogliamo più Europppa", "bella la Europa" "Putin bbbastardddo", "VIVA LA FIGA, MA ANCHE IL CAZZO, PURCHÉ LGBTPPPQQQZZZTTT" e "NON C'È PIÙ LA MEZZA STAGGGIONE", EH BEH, quelli ci piacciono ancora de pppìú, soprattutto se sponsorizzati dai vecchi incartapecoriti come Vecchioni e/o Augias, o come la sempre gracchiante Littizzetto, passata da MINCHIASABBBRI (personaggYetto di altri tempy) a COLUMNIST del Washington Post di Chivasso. Ci mancava solo Sburioni, Sbassetti e Sbirulino e il cast della trasmissione FAZZZIATA sarebbe stato al completo, autore compreso, con tanto di presentatore con cerulei occhi strabuzzati alla contemplazione del nulla, esattamente come lui: sì certo, sempre Serra Michele, ex ottimo satirista, oggi mutato in inconsapevole macchietta della RES NULLIUS.

Non poteva mancare ELLYNA SHEIN, icona del fast-fashion politico, nonché perenne interprete del MA-ANCHISMO veltroniano, ovvero della beneamata tradizione della supercazzola tracimata dalla Toscana fin giù a Roma. Si sa, ai romani piacciono i TIC NEVROTICI, come ad esempio dire "DICIAMO" ogni trenta parole (pare che cominciò proprio Massimino D'Alema, che di TIC ISTERICI ne aveva a iosa, seguito poi da MARCO MINNITI, altro maestro in materia: oggi il morbo arriva a colpire persino Giorgina Mellloni, pensa te che robbba.)... e chiaramente se raduni 30mila turisti in piazza a Roma (il triplo della Rita De Crescenzo a Roccaraso: son RISULTATONI) se poi je fai la supercazzola questi vanno in visibilio isterico sur place.

Risparmiamoci la lista completa degli aderenti de riffa o de raffa, citando solo i più buffi:
Amendola, Bizzarri, Carofiglio, Cherubini/Jovanotti, Formigli, Renzo Piano, Pif, Segre, Zagrebelsky. Tutti a plaudire von der Merden, MA-ANCHE NO. Sublimi.
Dispiace umanamente vedere in tale lista, di adesione vera o sulla carta, i nomi di Albanese, Bisio, De Giovanni, Virzì, ma si sa che essere artisti fighi non sempre coincide con capirci de minimis di politica, e amen.

Resta altrettanto sublime la cifra di quest'epoca: la boccetta verde de THE SUBSTANCE, che ti trasforma da brutto a bello, da bello a brutto, in un perenne prolasso di stronzate che è precisamente l'affresco del DUEMILA, oltre che del folle pomeriggio di Serra Michele: piccoli fans degli affaristi liberisti e guerrafondai di Bruxelles che espongono insieme bandiere della pace e bandiere blu della UE; al prossimo giro vedremo anche la manifestazioni dei terroni leghisti e dei NIGGAS per Trump... Opssss, ah no, li abbiamo già visti. Minchia, è proprio vero che Jules Verne aveva già descritto il futuro distopico con agghiacciante realismo.
Una unica consolazione: sui siti online di propaganda come Repubblica o La Stampa la splendida kermesse ha ricevuti più fischi e pernacchie di una esecuzione del BALLO DEL QUA QUA allo Staatsoper di Vienna. Persino in Italia non tutti sono proprio rincoglioniti.

E vabbè. Il 15 marzo abbiamo visto 30mila cretinetti cantare BELLA CIAO plaudendo una tedesca che riarma la Germania. Se ELON mettesse già in vendita i biglietti per Marte sarebbero già SOLD OUT. Si sa, i nosocomi psichiatrici son sempre in overbooking.
Il capitalismo è morto, ma i MINUS HABENS stanno sempre più benissimo. Sic. Fino alla prossima valanga di pernacchie.

Di Lapo Mazza Fontana

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