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Parodi alla presidenza dell'ANM. La strategia di Giorgia Meloni per dividere la magistratura e sconfiggere le "toghe rosse" - RETROSCENA -

Il vero obiettivo di Giorgia Meloni è quello di indebolire il blocco che ha sinora caratterizzato la magistratura, favorendo un dialogo con Magistratura Indipendente, la corrente più affine alla sua visione

11 Febbraio 2025

Parodi alla presidenza dell'ANM. La strategia di Giorgia Meloni per dividere la magistratura e sconfiggere le "toghe rosse" - RETROSCENA -

Fonte: lapresse.it

L’elezione di Cesare Parodi alla presidenza dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di svolta nelle dinamiche della giustizia italiana. Ma dietro questa novità si cela una strategia ben precisa del governo Meloni, che punta a dividere la magistratura, scardinando la compattezza sinora dimostrata dal sistema giudiziario.

Cesare Parodi, esponente di Magistratura Indipendente, una delle correnti più moderate tra le toghe, è visto a Palazzo Chigi come un interlocutore ideale ed affidabile per ridurre l’influenza delle cosiddette “toghe rosse”. Queste ultime, storicamente legate a posizioni politiche di sinistra, sono state a lungo percepite come un ostacolo alla realizzazione delle riforme del governo in materia di giustizia. Il governo, consapevole di quanto la compattezza della magistratura possa rallentare i suoi progetti, ha quindi puntato sin dall'inizio della legislatura alla creazione di alleanze strategiche, puntando proprio su una corrente più moderata, che possa abbattere i tradizionali muri di divisione tra politica e magistratura.

Il vero obiettivo di palazzo Chigi è, infatti, quello di indebolire il blocco che ha sinora caratterizzato la magistratura, favorendo un dialogo con Magistratura Indipendente, la corrente più affine alla sua visione. Parodi, in quanto figura di mediazione, rappresenta la chiave di volta per dare il via a un nuovo corso nelle relazioni tra le toghe e le istituzioni politiche, cercando di mettere in ombra le forze di resistenza interne.

A Palazzo Chigi, del resto, sono convinti che la vittoria del sì a un eventuale referendum sulla separazione delle carriere sia ormai un traguardo probabile, ma la partita non è priva di insidie. Se la riforma dovesse passare in un clima di scontro diretto, le difficoltà potrebbero aumentare. È per questo che, nonostante le dichiarazioni di fiducia, il governo sta cercando di portare avanti l'iniziativa con cautela, evitando una guerra aperta con la magistratura. Un approccio più morbido potrebbe favorire il consenso, rendendo la strada meno accidentata. 

In questo contesto, l’elezione di Parodi alla guida dell'ANM potrebbe segnare il primo passo di un cambiamento più profondo. Ma, come in ogni retroscena, le prossime mosse saranno decisive per capire fino a che punto questa nuova possibile "alleanza" tra politica e magistratura riuscirà a spingersi.

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