Teoria gender fluid vietata in Italia, approvata dalla Camera risoluzione Sasso contro corsi per minori, "Stop a scuole come palco per propaganda"

La teoria gender fluid è stata vietata in Italia, o meglio, nelle scuole italiane ci si avvia a vietare gli insegnamenti sul tema, definiti dal cdx propaganda ideologica. La Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati ha approvato infatti una risoluzione firmata da tutta la maggioranza e presentata da Rossano Sasso (Lega), con la quale si chiede al Governo di escludere i corsi su qualsiasi contenuto legato alla cosiddetta 'ideologia gender' dagli istituti scolastici. Nel testo vi si legge che "le istituzioni scolastiche a volte vengono utilizzate come palco privilegiato per propagandare qualsiasi ideologia comprese quelle che attengono all’ideologia gender", promuovendo "in modo unilaterale e acritico modelli comportamentali ispirati alla cosiddetta ideologia gender". Tale risoluzione è stata approvata dopo che altre proposte contrarie avanzate da deputati del PD e M5S erano state respinte.

“DragTivism”, al via il programma Erasmus su ideologia LGBTQ+, campus di “formazione” in Spagna per 14-18+; Inselvini: “Disgustoso, lavaggio del cervello per minorenni”

Avviata petizione per abolirlo sulla piattaforma CitizenGo; l'eurodeputato Paolo Inselvini annuncia interrogazione al Parlamento Europeo

È la prima volta che un documento ufficiale del Parlamento italiano utilizza la definizione 'ideologia gender'. "Passa in commissione, firmata da tutta la maggioranza, la risoluzione della Lega per dire basta alla propaganda gender nelle scuole", ha dichiarato all’Adnkronos il deputato leghista Sasso, capogruppo in Commissione Cultura e primo firmatario del testo. "Le polemiche strumentali di AVS e Pd e gli insulti del M5S lasciano il tempo che trovano. Del resto, se si fossero presi la briga di leggere il testo, avrebbero visto che impegniamo il governo a un adeguato confronto sul tema", ha proseguito poi Sasso, "Allo stesso tempo però abbiamo ribadito il nostro no al tentativo di coinvolgere bambini di 6 anni in una deriva ideologica che non ci piace. Proteggeremo a tutti i costi il diritto dei bambini di vivere serenamente la bellezza dell’infanzia, lontana da questa visione che li vorrebbe schiavi di una iper-sessualizzazione", ha concluso Sasso.

“I am not a bus, i identify as a train", il VIDEO virale girato a Sydney che prende in giro lgbt e “gender fluid”

"Non sono un autobus, mi identifico in un treno", così l'autista di un autobus in Australia ha pensato di prendere in giro goliardicamente la categoria lgbt e "gender fluid"

Il precedente di Ravetto e le critiche al progetto DragTivism Jr.

Un atto che richiama una proposta di legge sullo stesso tema presentata nel maggio scorso dalla deputata leghista Laura Ravetto e che mira a vietare l’inclusione delle teorie gender fluid nell’educazione scolastica italiana. Politiche simili a quelle adottate dalla Russia, dalla Bulgaria e dall’Ungheria. Il provvedimento arriva in continuità con la linea generale adottata dalla destra di governo italiana, la quale nei giorni scorsi si è schierata fortemente contro il progetto europeo DragTivism Jr., finanziato da Erasmus+: in concreto, il programma consisterebbe in un campo estivo rivolto ai giovani tra i 14 e i 17 anni e utilizzerebbe l’arte drag per "promuovere inclusione e uguaglianza e contrastare l’omofobia", contro cui Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea. Secondo Sasso, il progetto finanziato da Erasmus+ consisterebbe in "uno strumento di propagazione di questo dogma [del gender]" e indottrinerebbe i bambini. Nel testo sono citate anche le parole di Papa Francesco contro il gender. È stato il Vaticano, infatti, ad utilizzare per primo la definizione 'teoria gender' per indicare gli studi e le analisi dei movimenti femministi e Lgbtq+, entrando poi il termine in uso tra la destra conservatrice. In sintesi, chi parla di ideologia gender si oppone all’idea che possa esistere una identità di genere diversa dal sesso biologico, anche con sfumature nel mezzo di un prisma di sessualità più numeroso, con più facce dello standard biologico binario.