30 Agosto 2024
La premier Meloni e il ministro Fitto
La riunione a Palazzo Chigi è iniziata alle ore 14.19. La premier Giovanna Meloni ha subito parlato di stagione che richiederà "energia" e di "agenda fitta", sottolineando la "bella riunione di maggioranza" tenuta nella mattinata con Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi.
"La nostra forza principale è l’unità e la compattezza della maggioranza di governo. Non è un caso che ogni giorno si raccontino teorie che hanno come obiettivo proprio minare quella compattezza, e che l’opposizione cerchi ogni escamotage per cercare di divaricarci. Ma noi sappiamo che sono tentativi inutili", ha aggiunto.
Per quanto riguarda lo scenario internazionale, la premier ha evidenziato che "Tutti vedono, nel mondo, che oggi c’è un’altra Italia, seria, affidabile, autorevole, come dimostra anche il successo che sta avendo questo anno di presidenza italiana del gruppo dei 7" aggiungendo che "L’Italia sta crescendo più di altre Nazioni europee, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la delicata situazione internazionale. I dati macroeconomici – Pil, occupazione, export, investimenti, ecc. - sono positivi e rappresentano un segnale di grande fiducia. Proprio oggi arriva il dato Istat del tasso di disoccupazione più basso dal 2008: 6,5%. Sono dati che dovremmo raccontare, di più e meglio, perché non lo faranno molti altri.
Pensate ai dati che ci arrivano dal rapporto Svimez sulla crescita del Pil nel Sud, che nel 2023 è cresciuto più della media nazionale, cosa che non accadeva dal 2015, di quasi mezzo punto percentuale. Un dato che contrasta con la narrazione, distorta, della sinistra che ci dipinge come nemici del Mezzogiorno, che vogliono umiliare il Sud e spaccare l’Italia con l’autonomia differenziata. Perché non possono dire la verità, e cioè che con questo governo gli investimenti al Sud sono aumentati del 50%, che significa che si poteva fare anche prima, ma non è stato fatto. Il punto è che noi sappiamo che l’Italia cresce davvero solo se riesce a rimettere in moto tutta la sua economia e tutti i suoi territori".
Per quanto riguarda la manovra finanziaria per il 2025 la premier ha detto che "La stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus è finita e non tornerà fin quando ci saremo noi al governo" per poi tornare sulla bagarre scoppiata giovedì dopo che avevano iniziato a girare con insistenza voci di tagli dell'assegno unico "ricordo che la manovra è ancora da scrivere - ha ripetuto la premier - e per questo consiglio grande prudenza nel commentare misure e interventi di cui ha parlato finora la stampa ma che non sono mai neanche state proposte" sottolineando "accade prima di ogni legge di bilancio che si scrivano cose non vere, quello che mi colpisce è che se ne continui a parlare anche dopo che le notizie vengono smentite dai diretti interessati, come nel caso dell’assegno unico di ieri. Se c’è qualcuno che vorrebbe far saltare l’assegno unico - ha detto quindi la presidente del Consiglio - non è certo questo Governo di centrodestra, che anzi lo ha aumentato e ne ha corretto alcune criticità, ma qualche zelante funzionario europeo che ha aperto una procedura di infrazione e ha chiesto all’Italia di cancellare il requisito della residenza in Italia per i percettori dell’assegno non lavoratori, il requisito della durata del rapporto di lavoro (attualmente di almeno 6 mesi) e addirittura di riconoscere l’assegno anche a chi ha figli residenti all’estero.
Modifiche folli, ingiuste per le famiglie italiane e insostenibili per l’equilibrio dei conti dello Stato".
La presidente del Consiglio è quindi passata alla questione della designazione della proposta di candidato italiano al ruolo di commissario europeo: "Si tratta di una scelta delicata e molto importante per noi e per l’Italia nei prossimi anni - ha evidenziato - La nostra scelta ricade su una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe che gli sono state affidate in questo governo con ottimi risultati: il Ministro Raffaele Fitto" aggiungendo "È una scelta dolorosa per me, credo anche per lui, e per il Governo, ma è una scelta necessaria".
La premier ha esposto i dati relativi al Pnrr evidenziando che l'Italia è "lo Stato membro dell’Unione europea che ha ricevuto, finora, l’importo economico più alto: 113,5 miliardi di euro, oltre il 58% delle risorse totali. Il 28 giugno abbiamo raggiunto i 37 obiettivi della sesta rata da 8,5 miliardi di euro. E in questi giorni siamo impegnati nella fase di verifica con la Commissione europea per il pagamento della rata entro il 31 dicembre.
Il PNRR non consente soste e quindi siamo impegnati nelle attività necessarie per il raggiungimento dei 69 traguardi e obiettivi della settima rata da 18,2 miliardi di euro e con il monitoraggio dello stato di attuazione del Piano e della messa a terra degli investimenti programmati. La messa a terra del PNRR, ovviamente, è e rimarrà una priorità assoluta dell’intero Governo".
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