08 Maggio 2024
Il governatore della Liguria Giovanni Toti si è autosospeso dopo l'arresto avvenuto nella giornata di ieri. La guida della Regione è temporaneamente affidata al suo vice Alessandro Piana. D'altronde, con gli arresti domiciliari non scattano le dimissioni ma la sospensione del ruolo istituzionale, come asserito dal legale di Toti, Stefano Savi. Il presidente della Liguria si dice "tranquillo", anzi "tranquillissimo". I finanziamenti elettorali per 74mila euro della famiglia Spinelli per Toti, sono considerati dai pm a tutti gli effetti "tangenti".
Giovanni Toti è finito ai domiciliari per i contributi ai suoi comitati elettorali anche se contabilizzati. Soldi ricevuti in cambio di atti amministrativi che avrebbero favorito alcuni imprenditori. Il governatore è coinvolto nell'inchiesta che ha come oggetto le tangenti al porto di Genova assieme a 10 persone: tra questi l'ad di Iren, Signorini, e l'imprenditore Spinelli.
Toti ha trascorso 4 ore nella caserma della Guardia di Finanza in Lungomare Canepa, a Genova, assieme al suo avvocato Stefano Savi dopo l'arresto scattato "con l'accusa di corruzione per l'esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d'ufficio. In occasione e in concomitanza delle quattro competizioni elettorali che si sono susseguite, Toti, pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la propria funzione e i propri poteri per favore di interessi privati, in cambio di finanziamenti, reiterando il meccanismo con diversi imprenditori", ha scritto il gip nell'ordinanza di custodia cautelare.
È stato lo stesso Piana e gli assessori della Giunta a precisare la questione in una nota: "L’attività amministrativa della Regione Liguria prosegue senza soluzione di continuità. Siamo vicini al nostro presidente Toti, certi che abbia sempre agito nell'esclusivo interesse della Liguria. Auspichiamo che venga fatta chiarezza al più presto e che il presidente possa così dimostrare la sua più totale estraneità ai fatti contestati". Così il vicepresidente della Regione LiguriaAlessandro Piana e gli assessori della Giunta in una nota.
Al centro dell'inchiesta è finito anche il consigliere d'amministrazione di Esselunga Francesco Moncada, il quale è stato sottoposto al divieto temporaneo di esercitare l'attività imprenditoriale e professionale con l'accusa di corruzione. In mezzo ci sarebbero anche finanziamenti sospetti da parte della società fondata da Bernardo Caprotti. L'azienda ha smentito questa tesi, ribadendo come siano stati "sempre corretti".
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