20 Aprile 2024
foto LaPresse
Beppe Sala, il sindaco iper-ambientalista di Milano, vuole fare cento stravolgendo tutta la viabilità della città nel nome non si sa bene di cosa. Il primo cittadino si è messo in testa di trasformare cento arterie in vere e proprie crocevia per lumache, abbassando il limite di velocità a 30 km all'ora. Il via è previsto per settembre. Questa ennesima, ed ingiustificata stretta, ricadrà tutta sulle spalle degli automobilisti con il rischio molto elevato di contrarre in verbali.
"Ci stiamo preparando per settembre perché vorrei accoppiare la novità del quadrilatero con la novità di avere un numero significativo di strade dove si affacciano le scuole a 30 all'ora", ha affermato Sala. "Non tutte le strade milanesi dove ci sono scuole saranno a 30 all'ora da settembre ma un numero significativo, orientativamente vogliamo avvicinarci alle cento e poi andare avanti". Sala ci tiene a precisare di avere esposto il progetto al ministro dei trasporti Salvini e di non avere ricevuto lamentele o obiezioni in merito.
Giuseppe Sala sostiene di averne discusso con Matteo Salvini e di avere ricevuto in cambio parere favorevole, soprattutto dove il limite viene abbassato in presenza di scuole. "Ho parlato col ministro Salvini che ho visto nel corso del G7, non ha espresso alcuna perplessità e non credo voglia cambiare idea, anzi mi ha detto che è totalmente d'accordo sul fatto di portare le strade a 30 all'ora dove ci sono scuole". Il che non stupisce in quanto, in passato, il titolare del Mit aveva espresso contrarietà alle strade a scorrimento lento solo per quelle in assenza di specifiche ragioni e motivate solo da vaghi fattori di miglioramento ambientale e di sicurezza.
Nello stesso documento emanato dal ministero di via Nomentana si auspicava che fossero coniugate "sicurezza e scorrevolezza del traffico". Dunque, abbassare la velocità in prossimità di una o più scuole, può essere un provvedimento ragionevole per oggettive ragioni di incolumità. La paura è però che il provvedimento possa essere esteso anche ad altre zone, con gravi ripercussioni sulla già non facile viabilità metropolitana. "Ogni città deve trovare il suo modello e sul modello milanese ci stiamo lavorando", sosteneva Sala nei mesi scorsi, senza specificare nel dettaglio quali fosse la visione e l'abito giusto per Milano. Intanto è tutto pronto per la ztl nel quadrilatero della moda, provvedimento accolto con molta diffidenza sia da alcune categorie sia dai verdi in Comune.
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