22 Novembre 2023
Meloni e Salvini, fonte: imagoeconomica
"Avevo capito male". Con queste parole il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo ha annunciato il ritiro degli emendamenti alla Manovra presentati dal Carroccio in commissione Bilancio. La mossa aveva sorpreso e non poco Giorgia Meloni, in quanto si era trovato un accordo di maggioranza, che prevedeva di incanalare tutte le modifiche in un maxi-emendamento concordato. Intanto, sono circa 2650 in totale gli emendamenti presentati dalle opposizioni in Commissione Bilancio del Senato alla Manovra 2024: il termine di presentazione scadeva alle 20.00 di martedì 21 novembre. Dai dati arrivati dai gruppi sono 1103 gli emendamenti del Pd, 945 quelli del Movimento Cinque Stelle, 329 quelli d Alleanza Verdi e Sinistra, 180 quelli di Italia Viva, 91 quelli di Azione.
"Avevo capito male". Con queste parole il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo ha annunciato il ritiro degli emendamenti alla Manovra presentati dal Carroccio in commissione Bilancio. La mossa aveva sorpreso e non poco Giorgia Meloni, in quanto si era trovato un accordo di maggioranza, che prevedeva di incanalare tutte le modifiche in un maxi-emendamento concordato. “All’ultima riunione di maggioranza con il ministro Ciriani avevo capito che 2 o 3 emendamenti si potevano presentare giusto a livello simbolico”, ha fatto sapere Romeo. “Evidentemente ho capito male e ho già dato mandato di ritirarli e di trasformarli in ordini del giorno”, ha assicurato il capogruppo della Lega a Palazzo Madama. Gli emendamenti della Lega risultano già ritirati.
Sono circa 2650 in totale gli emendamenti presentati dalle opposizioni in Commissione Bilancio del Senato alla Manovra 2024: il termine di presentazione scadeva alle 20.00 di martedì 21 novembre. Dai dati arrivati dai gruppi sono 1103 gli emendamenti del Pd, 945 quelli del Movimento Cinque Stelle, 329 quelli d Alleanza Verdi e Sinistra, 180 quelli di Italia Viva, 91 quelli di Azione.
Salario minimo e sanità sono i due fronti su cui le opposizioni marciano unite. Sul primo punto è stato sottoscritto l'emendamento a prima firma Stefano Patuanelli dai capogruppo Pd Francesco Boccia, quello di Alleanza Verdi-Sinistra Giuseppe De Cristofaro e da Azione. Sul versante sanità è stato condiviso un pacchetto "composto da tre emendamenti comuni". Ci sono le firme di Pd, M5S, Avs, Più Europa e socialisti. Non c'è però quella del partito di Carlo Calenda. Il nodo, si spiega, è e resta quello delle liste di attesa. Tra i parlamentari dem però si confida che anche Azione possa aggiungersi in corso d'opera su parte delle proposte unitarie delle opposizioni. I tre emendamenti presentati riguardano lo stanziamento di 4 miliardi per il 2024 sul settore "per raggiungere gradualmente una percentuale di finanziamento annuale non inferiore al 7,5 % del Pil", di cui 1 per l'assunzione di nuovo personale sanitario. Quindi un "fondo di 600 milioni" per l'assistenza delle persone anziane non autosufficienti "per la quale la legge di Bilancio non prevede alcun finanziamento".
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