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Forza Italia, Tajani si blinda col congresso in caso di tracollo alle europee. Si apre la partita sulle regioni, Giorgi Meloni pronta a mollare Schifani e prendersi la Sicilia per sfilare a Salvini il Ponte sullo Stretto - ESCLUSIVA

Il leader di Forza Italia si blinda con un congresso prima delle europee. I rivali interni sono Ronzulli e Schifani. È scontro nel centrodestra sulle prossime regionali

21 Novembre 2023

Forza Italia, Tajani si blinda col congresso in caso di tracollo alle europee. Si apre la partita sulle regioni, Giorgi Meloni pronta a mollare Schifani e prendersi la Sicilia per sfilare a Salvini il

Meloni e Tajani, fonte: imagoeconomica

Venti di scissione in forza italia? Di sicuro il clima è teso.

Tajani sa che deve blindarsi prima delle europee per questo ha già indetto per febbraio il congresso di Forza Italia.

Ha paura che dopo il voto delle europee possa uscire indebolito dallo sbilanciamento dei voti che alcune regioni andranno a prendere.

Riflettori puntati su Sicilia e Lombardia. I rivali interni infatti sono Renato Schifani e Licia Ronzulli. Entrambi infatti non hanno un buon rapporto con Tajani.


Non ultimo il caso Sicilia, dove di fatto Schifani in vista delle europee aveva già chiuso un accordo con Totò Cuffaro, mentre Antonio Tajani ha sbarrato le strade all’ex presidente della Sicilia.

In Sicilia le acque sono in tempesta anche perché c’è da gestire anche lo scontro tra Forza Italia e Fratelli d’Italia.

In questi giorni infatti si è acceso lo scontro tra Meloni, Salvini e Tajani proprio sul tema degli accordi per i candidati presidente di Regione.

E qui viene il bello.
La Meloni proprio in Sicilia ha mollato il suo presidente uscente, Nello Musumeci, per far posto al forzista Schifani. E proprio per questo motivo oggi la Meloni rivendica per se la presidenza della regione Piemonte dove potrebbe candidare la fedelissima Montaruli. 

Per mettere in difficoltà Forza Italia, da via della Scrofa hanno già dato mandato ai Fratelli dell’Ars di punzecchiare per poi staccare la spina dopo le europee a Schifani. In pole c’è il fedelissimo di La Russa, l’attuale presidente dell’Ars, Galvagno.

La vera posta in palio è la costruzione del Ponte sullo Stretto con le importanti ricadute politiche che ne deriverebbero, sia nazionali e locali. Matteo Salvini finirebbe all'angolo, stretto tra palazzo Chigi e Regione Sicilia, se dovesse finire in manoi a Fratelli d'Italia. 

Ma attenzione, però, perché in uno scenario di voto anticipato proprio in Sicilia ci sarebbe da fare i conti con Cateno De Luca. Il leader di Sud chiama Nord alle ultime regionali ha preso 500mila voti personali e il 25% di lista. È corteggiato da entrambi gli schieramenti e questa volta, se decidesse di andare in coalizione, avrebbe ottime chance per diventare il prossimo governatore della Sicilia.

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