07 Luglio 2023
Alice Buonguerrieri - foto @imagoeconomica
Dopo tre anni in cui pandemia, Covid, morti, restrizioni e vaccini, hanno riempito le pagine dei giornali, entrando prepotentemente nelle case degli italiani, è ora di capire se tutto quanto messo in atto dal Governo sia stato o meno corretto e, a farlo, sarà una commissione parlamentare d’inchiesta.
L’ok alla proposta di legge è arrivato ieri dalla Camera, ora la parola passa al Senato.
Sono tanti gli interrogativi sui quali la commissione dovrà lavorare perché, come ha detto a Il Giornale d’Italia la parlamentare di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri “gli italiani chiedono la verità”.
Quelli che tratterà la commissione “Sono tutti punti importanti che abbiamo valutato e inserito con criterio. Ogni articolo è stato ben ponderato in modo da poter accertare ogni aspetto della gestione della pandemia, perché nulla deve rimanere nascosto, lo dobbiamo agli italiani. La verità è un bene prezioso per tutti" ha precisato la deputata. Le opposizioni fremono, ci sono più aspetti che le agitano “ma se ne dovessi indicare uno fra tutti - come ci ha spiegato l’on. Buonguerrieri - indicherei quello degli eventuali effetti avversi da vaccino”.
“Questo tema posso dire che è tra i punti che ha suscitato maggiori critiche – ha detto Buonguerrieri – parlo di "eventuali" effetti avversi da vaccino perché non sono un medico. Riteniamo importante, fra gli altri, anche questo punto perché sono tanti gli italiani che anche su questo chiedono verità”.
Quanto all’agitazione delle opposizioni, la deputata di Fratelli d’Italia dice: “probabilmente sanno che possono emergere degli aspetti scomodi, se c’è agitazione, c’è timore. Se non c’è nulla da nascondere o di cui aver paura, non si capisce perché debba esserci preoccupazione”.
Tra gli altri punti che saranno al vaglio della commissione, anche i rapporti tra Italia e Organizzazione Mondiale della Sanità: “sappiamo che l’Italia non era pronta, è quello che è stato scritto in un rapporto pubblicato che poi è stato subito ritirato. Primo fra tutti a mancare era un piano pandemico aggiornato. L’ultimo risale al 2006 e non è stato minimamente preso in considerazione. Seppure non aggiornato, avrebbe quantomeno, se attivato, fornito delle linee guida utili su come comportarsi, avrebbe potuto far guadagnare tempo prezioso, ma così non è stato. Che il piano non sia stato aggiornato è un fatto, non lo dico io, lo ha detto la Procura di Bergamo e a suo tempo anche l’allora sottosegretario alla salute Sileri. Adesso bisogna capire perché quel piano non è stato aggiornato, perchè è stato ignorato e chi ne ha responsabilità."
Ancora, risposte andranno cercate sulla questione del protocollo di cura che prevedeva tachipirina e vigile attesa per i soggetti che avevano contratto il virus.
“In quel periodo – spiega Buonguerrieri - c’erano dei medici e degli scienziati che suggerivano terapie domiciliari. Il Governo Conte aveva a deciso per il protocollo della Tachipirina e vigile attesa, ignorando le cure domiciliari. Ripeto, non sono un medico e non posso quindi dare giudizi, ma va certamente accertato anche questo aspetto”.
Quanto al green pass e all’obbligo vaccinale per determinate categorie di lavoratori, Buonguerrieri specifica che questi sono stati i provvedimenti più criticati da Fratelli d'Italia: “l'indagine che andrà fatta è ampia. Va accertato non solo il profilo di costituzionalità su cui alcune pronunce della Corte Costituzionale sono già state emesse e che, se lette attentamente, non affermano esattamente ciò che i partiti di opposizione vorrebbero sostenere, ma anche la proporzionalità, l'efficacia di provvedimenti di questo genere rispetto al contrasto alla diffusione del virus. In quel periodo si sono subordinati diritti costituzionali altrettanto importanti al diritto alla salute. Era necessario farlo? Quale tipo di risultato si è raggiunto? Obbligare persone a vaccinarsi per lavorare è stata una forzatura importante.
L’obiettivo di questa commissione è quello di accertare i fatti, restituire la verità dei fatti agli italiani e lo faremo attraverso una relazione conclusiva con risposte chiare su ogni aspetto. Rispetto al lavoro della Procura o dei Tribunali– precisa la deputata – quello della commissione è un lavoro diverso, molto più ampio perchè ciò che è politicamente rilevante spesso non coincide con ciò che è penalmente rilevante. Il lavoro che la Commissione d'inchiesta farà ha dunque un raggio di azione molto più ampio. Il risultato di tutto ciò lo vedremo ovviamente alla fine dei lavori e vedremo quali risvolti questo avrà, anche in termini di responsabilità politiche e giuridiche, perché se sono stati commessi degli errori questi non vengano ripetuti. Fratelli d'italia e il Governo Meloni hanno, con l'approvazione di questa commissione, ancora una volta mantenuto gli impegni presi con gli italiani. Siamo soddisfatti dell'approvazione del testo da parte della Camera, ora proseguiamo speditamente con il nostro lavoro”.
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