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Commissione d'inchiesta Covid, ok della Camera con 172 sì: M5s e PD non votano. Buonguerrieri (FdI): "Verificheremo tutto, dalla app immuni agli effetti avversi dei vaccini"

La proposta di legge passa alla Camera, adesso palla al Senato. FdI esulta, proteste da Conte e Speranza

06 Luglio 2023

Commissione d'inchiesta Covid, sì della Camera alla proposta di legge: 172 sì e 4 astenuti, M5s lascia l'aula, il Pd non vota

Via libera della Camera, con 172 sì, nessun contrario e quattro astenuti, al testo unificato delle proposte di legge, presentate da Lega, FdI e Azione-IV, sull’istituzione della commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione della pandemia da Covid-19. Il M5S non ha partecipato al voto finale, idem il Pd. Le misure passano ora all’esame del Senato ma intanto FdI accoglie con positività questo primo passaggio. La deputata Alice Buonguerrieri ha commentato così l'approvazione della Camera: "Verificheremo tutto, dalla app immuni alle primule e agli effetti avversi dei vaccini".

Commissione d'inchiesta Covid, ok della Camera con 172 sì: ora in Senato

Il testo deve passare ora in Senato per l'approvazione definitiva. La commissione d'inchiesta sul Covid ha vissuto un lungo travaglio ma adesso sembra di essere arrivati al semaforo verde. Come più volte ribadito da esponenti della maggioranza come Galeazzo Bignami, primo firmatario della legge, la commissione indagherà "su tutto".

La Buonguerrieri ha ribadito: "In questa commissione di inchiesta verificheremo tutto: dalla app immuni ai banchi a rotelle alle primule agli effetti avversi dei vaccini che qualcuno vorrebbe restassero dei tabù. Lo dobbiamo agli italiani. A non volerlo è chi una volta invocava trasparenza e non ha mai risposto alle interpellanze di Fdi e che per i quali Fdi rappresenta un imprevisto. Se volevate indagare sulle regioni perchè non lo facevate sul Lazio, dove lo scandalo delle mascherine è emerso grazie a noi?", ha concluso Buonguerrieri replicando alle accuse dell'opposizione.

Opposizione che tira proprio in ballo il ruolo delle regioni, escluse dal testo e per questo materia di dibattito. Per l'ex ministro ella Salute Roberto Speranza quello che si va a costituire è "un tribunale politico", per l'ex premier Giuseppe Conte invece: "Un plotone d'esecuzione". Entrambi, di recente indagati e poi assolti in tempo record nell'inchiesta Covid di Bergamo.

Molinari (Lega): "Fare chiarezza su cosa non ha funzionato"

Per Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega bisogna "fare chiarezza su quegli anni drammatici. C'è questa proposta di legge della Lega che da due anni aspettava di essere approvata, oggi c'è l'approvazione in prima lettura alla Camera e quindi pensiamo che fare chiarezza non possa che fare il bene di tutti".

E poi: "Ricostruire i problemi della gestione pandemica, capire come mai non funzionavano gli approvvigionamenti della struttura commissariale alle regioni, capire perché mancava un piano pandemico. Capire quali istruzioni si sarebbe potuto dare ai medici per tempo e non sono state date, capire perché sono passati tanti giorni dalla dichiarazione dello stato d'emergenza ai primi atti amministrativi concreti". 

"L'opposizione sta contestando questa commissione d'inchiesta perché lamenta il fatto che non siano coinvolte le regioni, ma la motivazione è molto semplice: i consigli regionali hanno istituito delle loro commissioni d'inchiesta nelle singole regioni e quello di cui ci dobbiamo occupare in parlamento è capire cosa non ha funzionato della gestione centrale, dello Stato".

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