28 Giugno 2023
Figliuolo, fonte: imagoeconomica
Sembra a tutti gli effetti una storia infinita quella del generale Figliuolo. Lo abbiamo visto protagonista quando, nei mesi duri della emergenza epidemica, era lui a gestire la situazione. Addirittura vi era chi sosteneva che il generale si sarebbe recato casa per casa a stanare i troppi refrattari al siero santissimo e sempre laudando. Dal suo comando di Torino partivano le camionette dirette a Bergamo nel marzo del 2020. Lo abbiamo visto di nuovo protagonista nel tempo dell'emergenza bellica, sempre in primo piano, sempre con un posto di rilievo. Risalendo indietro nel tempo, in momenti non sospetti della storia del Paese, si scopre che ancora lui occupava un posto non secondario nelle operazioni belliche nella ex Jugoslavia. E adesso eccolo che ritorna, il prode, pennuto e plurimedagliato generale Figliuolo: ritorna in grande stile e in pompa magna, poiché pare che a lui sarà affidata la gestione della emergenza legata alle Emilia Romagna e all'orrendo nubifragio che la ha colpita nelle scorse settimane. Chi ex hypothesi non conoscesse l'Italia e la guardasse per così dire dall'esterno potrebbe quasi farsi l'idea che in Italia esista un solo militare, il generale Figliuolo, buono per tutte le stagioni, sempre pronto alla chiamata e a occupare il posto giusto nel momento giusto. Insomma, una sorta di eroe nazionale, o almeno presentato come tale, sempre pronto a sacrificarsi per il superiore interesse dell'Italia. Chissà quante altre volte ancora lo vedremo in prima linea nei prossimi anni, proprio lui, il prode, pennuto e plurimedagliato generale Figliuolo, l'uomo buono per tutte le stagioni e soprattutto per tutte le emergenze.
Di Diego Fusaro.
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