08 Giugno 2023
caritas roma
Il governo guidato da Giorgia Meloni ha varato un nuovo piano mirato a contrastare con determinazione la violenza sulle donne. L'obiettivo principale è quello di limitare il fenomeno e garantire una risposta più efficace da parte delle forze di polizia e del sistema giudiziario nei casi in cui la violenza è già nota, al fine di prevenire i tragici episodi di femminicidio che affliggono il paese.
L'urgenza di agire è stata evidenziata dal recente caso di Giulia Tramontano, la giovane di soli 29 anni tragicamente uccisa dal suo compagno mentre era incinta di sette mesi. La vicenda ha riportato l'argomento in primo piano, spingendo il governo a prendere provvedimenti immediati per contrastare questo grave problema sociale.
Durante una riunione straordinaria, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che sarà ora consegnato al Parlamento per essere discusso e successivamente approvato. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha dichiarato che sarà richiesta l'applicazione della procedura d'urgenza, data l'importanza di tali provvedimenti.
Tra le misure contenute nel disegno di legge, vi è il potenziamento delle misure cautelari, come l'ammonimento e l'applicazione del braccialetto elettronico come norma. Inoltre, si prevede l'obbligo per gli aggressori di rispettare una distanza minima di 500 metri dalle vittime e si ampliano le fattispecie di reato per cui possono essere adottate misure precauzionali, includendo anche il revenge porn e lo sfregio del viso con l'acido.
Il disegno di legge, composto da 15 articoli, si concentra soprattutto sulla prevenzione, cercando di impedire che i cosiddetti "reati spia" degenerino in episodi più gravi. Si prevede l'introduzione di un "cartellino giallo" per gli uomini violenti, come lo ha definito la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella. In particolare, le pene per i reati di percosse, lesioni personali, violenza privata, minacce gravi, atti persecutori, revenge porn, violazione di domicilio e danneggiamento saranno aumentate qualora il reato sia commesso nell'ambito della violenza domestica da soggetti già ammoniti, anche se la vittima è diversa da quella protetta dall'ammonimento.
Non solo. Vi sono anche disposizioni per migliorare l'attribuzione dei casi di violenza di genere ai procuratori della Repubblica, favorendo la specializzazione nella trattazione dei processi in materia di violenza di genere e violenza domestica. Si intende formare gruppi di magistrati specializzati che si occupino con continuità di casi di violenza sulle donne. Inizialmente, si cercherà di assegnare sempre agli stessi pubblici ministeri i casi di violenza domestica. Inoltre, è previsto che le donne vittime di violenza ricevano tempestivamente tutte le informazioni sui centri antiviolenza presenti sul territorio.
Il testo legislativo si concentra principalmente sull'aspetto giudiziario della violenza di genere, con l'obiettivo di reprimere i reati che possono sfociare nel femminicidio. Tuttavia, questa non è l'unica iniziativa della maggioranza sul tema. Anche Forza Italia sta lavorando a una proposta di legge per configurare come doppio omicidio il caso in cui venga uccisa una donna in attesa di un bambino, come dichiarato dalla capogruppo al Senato Licia Ronzulli.
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