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La Lega si smarca da Lollobrigida: "Brutte parole". Ma nel 2017 anche Salvini aveva parlato di "sostituzione etnica"

Sei anni fa il leader de Carroccio aveva parlato di “ennesimo caso di tentativo di sostituzione etnica in corso” a Milano

19 Aprile 2023

La Lega si smarca da Lollobrigida: "Brutte parole". Ma nel 2017 anche Salvini aveva parlato di "sostituzione etnica"

La Lega ha la memoria corta. Il Carroccio ha preso le distanze dalle parole di Francesco Lollobrigida, che ha ipotizzato di un rischio di “sostituzione etnica” in Italia. Ma anche Matteo Salvini, nel 2017, aveva espresso lo stesso concetto. “Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica, per cui gli italiani fanno meno figli e li sostituiamo con qualcun altro”, ha detto ieri, martedì 18 aprile, il ministro dell’Agricoltura, finendo subito tra le polemiche. Provenienti anche dai ranghi degli alleati di governo.

Centinaio (Lega): “Lollobrigida ha sbagliato la forma e la forma è sostanza”

“Lollobrigida ha pronunciato parole veramente brutte, ha sbagliato la forma e spesso la forma è sostanza”, ha sottolineato Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato in quota Carroccio. Che subito dopo ci ha tenuto ad aggiungere: “Non considero sbagliato il suo ragionamento sulla necessità di aiutare le coppie italiane a fare più figli”. Secondo Massimiliano Romeo, che a Palazzo Madama è capogruppo della Lega, il ministro di Fdi “ha usato un’espressione che indubbiamente si presta a delle polemiche. Noi continuiamo sempre a essere intervistati quotidianamente. Basta una parola detta non nel modo più giusto, più corretto che subito montano le polemiche”.

Il ministro dell’Agricoltura: “Non ho visto prese di distanze da Salvini”

Sei anni fa, però, Salvini disse le stesse cose di Lollobrigida. “Questo è l’ennesimo caso di tentativo di sostituzione etnica in corso“, aveva sottolineato nel marzo del 2017 il segretario del Carroccio dopo aver visitato il centro d’accoglienza nella Caserma Montello a Milano. Sarà forse per questo che Lollobrigida pronuncia direttamente il nome di Salvini per rispondere alle critiche ricevute dai leghisti: “Non ho visto prese di distanze del segretario Salvini, né di qualcun altro esponente di rilievo di queste forze politiche nella maniera in cui la state raccontando. Poi se così dovesse essere ne prenderemo atto, ma certo io non commento i de relato”, ha detto il ministro dell’Agricoltura. Che poi si è difeso dalle accuse: “Non c’entra assolutamente nulla con le chiacchiere e gli insulti proferiti anche da esponenti politici né alcunché di degenerato come è il razzismo in ogni sua forma. La grande confusione che si è fatta in queste ore è perché io non conosco i testi dei complottisti e penso che siano molto più gli appassionati a leggerli a sinistra, a questo punto”.

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