25 Febbraio 2023
Paolo Zangrillo, ministro della pubblica amministrazione
Lo scorso 23 febbraio 2023, la commissione europea ha preso una decisione storica, quella di fare disinstallare ai propri dipendenti l’applicazione di TikTok. Ma perché? Tra le motivazioni principali "ufficiali" non è stato menzionato il fatto che la nota app potrebbe far distrarre i lavoratori. Al contrario, tra le motivazioni ci sarebbero alcune mancanza "nel rispetto delle stringenti normative europee sulla raccolta e la gestione dei dati personali degli utenti". Da qualche giorno, dunque, il popolare social è al centro del dibattitto, che dall'Unione europea si è trasferito all'Italia.
"Da qualche giorno, il tema è all’attenzione" anche del governo italiano. A spiegarlo è il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Il ministro, sentito da La Repubblica, ha fatto sapere che dalla prossima settimana, dovrebbe esserci un vertice a riguardo.
"Decisione in tempi stretti con tutte le istituzioni", ha iniziato Zangrillo. "Vanno approfonditi i rischi per la sicurezza nazionale". Il membro del Governo Targato Giorgia Meloni considera anche l’ipotesi di bloccare l’app cinese su tutti i dispositivi dei dipendenti statali. "Su questo argomento si sta già impegnando il Copasir, ma è evidente che il mio ministero, avendo 3,2 milioni di dipendenti, è fortemente coinvolto".
"Le opzioni possono essere di muoversi come si è mossa la Commissione europea o eventualmente assumere una decisione diversa – ha continuato ancora Zangrillo -. È una scelta che non posso compiere in solitaria, mi devo confrontare con le altre istituzioni e insieme concorderemo una linea. Ora dobbiamo comprendere bene quale è effettivamente la profondità dei rischi legati alla sicurezza nazionale".
A questo proposito, il Comitato per la sicurezza della Repubblica – il Copasir -, ha avviato un’indagine per conoscere e comprendere al meglio la nota app sviluppata dal colosso asiatico ByteDance.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia