03 Febbraio 2023
Fonte: Imago
La premier Giorgia Meloni fa chiarezza una volta per tutte sul caso Cospito che sta agitando il Paese in questi giorni. La leader di FdI intervistata da Paolo del Debbio a "Dritto e Rovescio" ricorda un caso accaduto 32 anni fa. "Una cosa interessante che non si è notata: Cospito nel 1991, già in carcere, decise di fare lo sciopero della fame, e venne graziato. Lo Stato lo ha graziato ed è andato a sparare a della gente. Non stiamo parlando di una vittima, per come la vedo io. È possibile che oggi ritenga che tornando a fare lo sciopero della fame, potrebbe...".
Meloni fa poi un ritratto dell'anarchico al 41 bis: "Chi è Alfredo Cospito? È un anarchico, in carcere perché condannato per il reato di strage e perché tra le altre cose ha sparato alle gambe di un dirigente di Ansaldo nucleare", ricorda la premier. "Cospito finisce al 41 bis perché durante la detenzione mandava o trovava il modo di fare arrivare messaggi agli anarchici che erano fuori dicendo ‘continuate la lotta, organizzatevi’”.
Proprio Cospito secondo i dialoghi integrali, parlando in carcere coi boss mafiosi avrebbe sperato che si fosse mosso qualcosa "a Roma tra qualche giorno". La premier ci tiene a ricordare tutte le rimostranze eseguite da chi ha dato la propria solidarietà a Cospito: "Gli anarchici di vario genere in tutta Europa cominciano a minacciare lo Stato italiano, ad avviare una battaglia contro lo Stato, in forza della quale sono saltate in aria auto di nostri diplomatici. Lo Stato deve indietreggiare o no nel momento in cui è minacciato da gente che dice 'se non togliete il 41 bis, se non togliete Cospito dal 41 bis noi vi facciamo saltare in aria'?".
Non solo Cospito, Meloni rivendica anche il fatto che "'Italia ha un'occasione e questo governo se la vuole giocare fino in fondo". "L'Europa ha un problema legato all'energia e non può più guardare alla Russia, deve guardare a sud", spiega la premier sottolineando i suoi incontri nei Paesi nordafricani negli ultimi giorni. "L'Italia per la sua posizione nel Mediterraneo, può diventare non solo autonoma e forte, ma la porta da cui passare per avere il gas in Europa. Il mio obiettivo è l'Italia come hub energetico europeo".
Si accende anche il tema migranti dopo che dall'Ue è arrivata la richiesta di ritirare l'ultimo decreto emanato dal governo. Meloni nei Paesi nordafricani ha stretto anche alcuni accordi per prevedere meno partenze: "In Europa io vado senza cappello" ha rivendicato. "In questo breve periodo qualcosa è cambiato, perché per la prima volta la Commissione europea dichiara prioritaria la rotta del Mediterraneo centrale.
"Finora l'Italia è stata un po' abbandonata sulla rotta mediterranea - spiega la premier - e non ha funzionato la posizione sostenuta dall'Italia in questi anni. Le navi ong? "Noi abbiamo fatto un semplice decreto con cui cerchiamo di far rispettare le regole. L'Italia repubblica delle banane, che si gira dall'altra parte, che è debole con i forti, non c'è più", chiosa la premier.
Il capo del governo riserva anche un passaggio sul reddito di cittadinanza, misura da sempre osteggiata da FdI e che vedrà una cancellazione definitiva nel 2024. "Intendiamo confermare l'assistenza nei confronti di chi oggettivamente non è in condizione di lavorare, anche un over 60 che non ha ancora accesso alla pensione, famiglie con minori a carico che non hanno lavoro", spiega.
"Quelli per cui cambia la questione sono le persone fra 18 e 59 anni senza figli minori a carico. Per loro immaginiamo il percorso di aiutarli a inserirsi nel mercato del lavoro. È un altro impegno molto gravoso ma si possono dare risposte molto importanti".
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