30 Gennaio 2023
Fonte: imago
Giorgia Meloni incontrerà oggi a Roma il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel in vista del vertice straordinario del 9 e 10 febbraio. Sul tavolo argomenti di discussione importanti per la premier rientrata da poco dal viaggio in Algeria dopo sono state siglate alcune intese: si parlerà di migranti e di un'intesa sulle modifiche alle norme sugli aiuti di Stato alla luce dell'Inflation Reduction Act degli Stati Uniti.
Ma l'obiettivo primario è quello di “preparare” la riunione dei capi di stato e di governo, il Consiglio europeo straordinario del 9-10 febbraio, cruciale per il capitolo immigrazione. All'incontro di oggi dovrebbe partecipare anche il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto. Proprio su questo tema la premier in Libia ha stretto accordi col governo locale. Un'intesa per supportare la Libia con cinque imbarcazioni attrezzate nel campo della ricerca e soccorso di migranti in difficoltà in mare.
Nell'incontro a Roma si discuterà del tema delle Ong, "che prima era tabù e su cui il governo ha iniziato a combattere da subito affinché venisse affrontato", fanno sapere fonti del governo. Un "protagonismo", si ragiona sempre in ambienti dell'esecutivo, che smentisce "chi paventava la nostra inadeguatezza a muoverci a livello europeo", rivendicano dall'esecutivo, che ha come primo obiettivo sempre quello di rafforzare i controlli delle frontiere esterne e contenere gli arrivi sui Paesi di primo impatto, tra cui la Libia ma i paesi Nordafricani in generale. "Piano Mattei" lo ha definito Giorgia Meloni ed il prossimo Consiglio europeo dovrebbe convergere anche sull’"importanza di una politica unificata ed efficace" su "rimpatri e riammissioni".
Tema aiuti di Stato sul tavolo della premier che oggi assieme a Charles Michel dovrà trovare un'intesa sulle modifiche alle norme alla luce dei potenziali effetti discriminatori verso le imprese europee provocati dai sussidi a quelle americane previsti dall'Inflation Reduction Act varato dall'amministrazione Biden. Le due ipotesi, una francese e l'altra della von der Leyen sono sul tavolo. la prima prevede un intervento sul modello del Sure mentre la Presidente della Commissione Europea è per un fondo sovrano che non si discosti molto dal NextGenerationEU. Un'idea caldeggiata solo da von der Leyen però visto che a porsi contro sono Germania, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Austria, Irlanda, Estonia e Slovacchia.
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