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Migranti, nuovo scontro Italia-Francia: 3 navi umanitarie in mare chiedono il Porto sicuro ma nessuno risponde

Nodi ancora irrisolti tra Roma e Parigi. Macron invita Meloni per on faccia a faccia.

09 Dicembre 2022

Migranti, nuovo scontro Italia-Francia: 3 navi umanitarie in mare chiedono il Porto sicuro ma nessuno risponde

"I nodi con l'Italia non sono ancora sciolti". Parigi ribadisce la distanza sulla questione migrazione, in particolare sull'applicazione del diritto. Macron invita la premier italiana per un incontro "tête à tête" sulla questione, ma Palazzo Chigi nega sia arrivato alcun invito ufficiale dalla segreteria dell'Eliseo. 

Migranti, nuovo scontro Italia-Francia

Nelle ore in cui a Bruxelles è andato in scena il Consiglio Affari interni con un capitolo espressamente dedicato alla riforma del trattato di Dublino e alla vigilia del summit di Alicante, che mette al tavolo i 9 Paesi Ue del Mediterraneo, l'Eliseo torna sullo scontro con Roma andato in scene nelle prime settimane del governo Meloni. "Non abbiamo visto ancora modifiche nella posizione delle autorità italiane sull'applicazione del diritto dello Stato di bandiera", spiega  una fonte della presidenza francese. 

Allo stesso tempo Palazzo Chigi nega l'arrivo di alcun "invito ufficiale" dalla segreteria di Emmanuel Macron per un incontro con la premier Giorgia Meloni, al contrario di quanto sostenuto dall'Eliseo, che dice di essere in attesa di "proposte" sulle date di un viaggio a Parigi, in modo da sciogliere le tensioni sul caso della Ocean Viking. 

Migranti, passi avanti nei negoziati di Bruxelles

Nelle stanze di Bruxelles si discutono i negoziati che contano, come il Consiglio Affari interni. Nella capitale belga si starebbero compiendo passi avanti: "Abbiamo raggiunto un indirizzo politico sul delicato bilanciamento tra solidarietà e responsabilità", assicura Ylva Johansson, Commissario europeo per gli Affari interni. "Un compromesso politico sul principio che governa l'equilibrio tra responsabilità dei salvataggi e solidarietà nei ricollocamenti, e ora toccherà alla presidenza svedese tradurre questo accordo in atti legislativi".

Un equilibrio, non facile da trovare, in merito al rispetto delle regole attuali sulle registrazioni nei Paesi di primo sbarco e sulla riduzione dei movimenti secondari dei migranti. Su questo Parigi conferma che "La discussione è europea". "Ci siamo focalizzati su una discussione franco-italiana quando, invece, è una discussione evidentemente molto più ampia".

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