30 Novembre 2022
Manca l’accordo tra Pd e M5s. E la prima convocazione del Copasir, prevista per le 14 di oggi, mercoledì 30 novembre, è saltata. Come anticipato da Il Giornale d’Italia, il dem Lorenzo Guerini è in pole per la presidenza, ma i pentastellati avrebbero rivendicato la Commissione di vigilanza Rai. Tradotto: l’intesa per le uniche due commissioni bicamerali che devono essere affidate alle opposizioni ancora non c’è. E la prima riunione è stata rinviata al 6 dicembre.
A bloccare l’elezione di Guerini, già a capo del Copasir tra il 2018 e il 2019 prima di essere chiamato a ricoprire l’incarico di ministro della Difesa, c’è la partita parallela della Commissione di vigilanza Rai, l’altro organismo bicamerale che dev’essere presieduto dalla minoranza: la carica è rivendicata dal M5s, che propone Riccardo Ricciardi o Alessandra Todde (Matteo Renzi, per il Terzo polo, avrebbe fatto il nome di Maria Elena Boschi).
Secondo alcune indiscrezioni, quando ieri era stata data la notizia che la Commissione era stata convocata per oggi per l’elezione del presidente e per procedere poi alla prima audizione, sulla carta l’accordo ancora non c’era, ma se ne parlava sia alla Camera sia al Senato e il nome indicato era quello di Guerini. Ieri sera, però, Conte sarebbe alla carica chiedendo di blindare e procedere insieme con le due elezioni per avere la certezza di avere la presidenza della vigilanza Rai. Al leader del M5s sarebbe stato spiegato che non è possibile, perché il Terzo polo avrebbe diritto ad almeno una di quelle cariche. Così è saltato tutto. Decisivi, ora, saranno i voti del centrodestra, che potrebbero correre in soccorso del nome più gradito. E magari ricambiare il “favore” ai parlamentari d’opposizione che hanno votato Ignazio La Russa alla presidenza del Senato.
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