26 Novembre 2022
Luigi di Maio nel Golfo Persico come inviato Ue per le rifornitore energetiche? "Uno scherzo". È questo in poche parole il lapidario commento che arriva dagli Stati arabi che vedono nella nomina dell'ex ministro degli Esteri "un profondo senso dell'umorismo europeo". La dichiarazione è arrivata dal capo del Centro di ricerca sulle politiche pubbliche di Dubai, Mohammed Baharoon che dapprima aveva rilanciato una dichiarazione di Cinzia Bianco esperta della regione al Consiglio europeo sulle Relazioni estere, la quale diceva che l'ex "ministro degli Esteri non ha avuto buone relazioni e non è percepito come una personalità di peso".
Un incarico che nel momento in cui verrà approvato porterà nelle tasche di Di Maio 12mila euro al mese più svariati benefici, ma che non piace agli Stati arabi che desideravano una persona più preparata e probabilmente non lanciata da fattori esterni, vedasi placet di Draghi e Borrell. Baharoon però non si è fermato qui, affermando al giornale The National che Di Maio “ha rovinato le relazioni del suo Paese con due dei principali Paesi del Ccg". La nomina "è piuttosto curiosa considerando il suo background politico. Mi chiedo come un simile background aiuterebbe l’Ue", ci va giù pesante.
Di certo l'ultima esperienza politica di Luigi Di Maio, finita ancora prima di iniziare, non aiuta il "background" di quest'ultimo che non è riuscito nemmeno ad arrivare in Parlamento dopo gli sforzi elargiti per uscire dal M5s e fondare il suo nuovo partito Insieme per il futuro. Dell'ex capo della Farnesina non si hanno più notizie dalla fine delle elezioni del 25 settembre, che lo hanno visto come il grande sconfirtto, ma adesso tornerà in pista con un ruolo nuovo che gli consentirà di costruirsi, forse, una nuova immagine.
Ilarità nei giorni scorsi da Matteo Salvini ad un comizio. L'ex ministro dell'Interno ha sostenuto come la scelta non fosse "né mia né del governo", glissando. Dania Thafer, direttrice esecutiva dell'americano Gulf International Forum, ha detto poi che “se l’obiettivo è approfondire i legami con il Gcc, in particolare gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita" quella dell'ex M5s "potrebbe non essere la scelta ideale".
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