23 Novembre 2022
Una frase del Levitico riportata alla lettera nella trasmissione radio “Un giorno da pecora” ha messo non poco nei guai Lucio Malan, presidente del gruppo di FdI, passato alla sponda Meloni dopo oltre 25 anni di fedeltà al partito di Silvio Berlusconi. Duri gli attacchi immediati dall’opposizione, con la presidente di Arcigay Natascia Maesi in prima linea: “Il senatore brandisce testi sacri per promuovere l’odio contro le persone omosessuali”. Forte però la replica di Malan, che difende le sue posizioni e soprattutto il contesto nel quale è stata proferita la frase incriminata dalla sinistra.
Tutto nasce dalle abili domande fatte dal conduttore del programma di Radio 1 “Un giorno da pecora”, che prima indaga sulla sorta di fuga di Malan da Forza Italia per poi virare sulla posizione avuta dal governo Draghi riguardante il tanto vituperato disegno di legge Zan. Il presidente del gruppo Fratelli d’Italia risponde dicendo la sua, utilizzando per spiegare le sue posizioni, in contrasto con quelle della Chiesa valdese alla quale appartiene, un verso del Levitico: “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole”. Versetto 18.22.
Duri gli attacchi da parte del fronte di sinistra, Calenda su Twitter ci va giù pesante: “Parole indegne e sintomo di profonda ignoranza”. Anche la vecchia compagna di partito Mara Carfagna non perde l’occasione per attaccare: “Grazie Maran per aver spiegato perfettamente perché sono in Azione e non più con voi”.
Ovviamente quest’onda di critiche è arrivata anche contro il Premier Giorgia Meloni, cui si chiede di smarcarsi dalle dichiarazioni del compagno di partito, che però ha replicato ai suoi detrattori: “Al conduttore della trasmissione che mi chiedeva come mai fossi contrario al ddl Zan, visto che la chiesa valdese di cui sono membro è favorevole, ho risposto che la chiesa valdese è fondata sulla Bibbia, che è molto severa sull'omosessualità. E su specifica richiesta del conduttore ho citato, come esempio Levitico 18:22. La prossima volta, per evitare problemi di comprensione a chi mi ha attaccato, mi limiterò a citare il numero del versetto”. Continua poi la sua difesa: “Riconoscere giudizi morali di una religione, non significa volerli applicare per legge o non rispettare coloro che li infrangono. Il Cristianesimo insegna proprio il contrario. Mi sono sempre battuto per la libertà religiosa, e per la libertà sessuale delle persone. Libertà che vanno garantite in Italia e promosse nel mondo. Spesso la sinistra se ne è dimenticata”.
Una buon recupero dopo una frasaccia scappata, o una giusta difesa dopo i soliti attacchi da parte delle varie frange di sinistra? Nel frattempo si attende il commento a riguardo del Premier Giorgia Meloni che potrebbe chiudere definitivamente la questione.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia