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Laura Boldrini e la new left delle insurrezioni ortografiche

La sinistra non cambia più la realtà socio-economica, ma l'ortografia...

01 Novembre 2022

Laura Boldrini e la new left delle insurrezioni ortografiche

La situazione è tragica ma non seria, si sarebbe detto un tempo. Appare per certi versi così distopica da far risultare lo stesso Giorgio Orwell un dilettante. Proprio così, la realtà ha superato di gran lunga la fantasia distopica di Orwell. Con grande tempismo, Laura Boldrini ha tuonato contro Giorgia Meloni perché quest'ultima insiste a definirsi "il presidente", senza preferire le più aggiornate formule politicamente e ortograficamente corrette di "la presidente" o meglio ancora "la presidentessa".

Insomma, mentre siamo sull'orlo della nuova guerra mondiale, mentre gli italiani per via delle bollette non riescono ad arrivare a fine mese e mentre ancora l'emergenza permanente coincide con la nuova normalità, la new left dell'arcobaleno ha altre priorità di cui occuparsi, ovviamente. Asterischi e arcobaleni, come sempre. In alto, i padroni del capitale ringraziano: e ovviamente continuano a gestire monopolisticamente la società e l'economia, lasciando alle guardie fucsia la gestione di asterischi, arcobaleni e questioni del tutto irrilevanti rispetto alla riproduzione del capitale e alla logica illogica del classismo. Insomma, i padroni del capitale senza frontiere ringraziano: la sinistra ha da tempo smesso di fare il suo lavoro, cioè di provare a cambiare la realtà sociale, politica ed economica; si è convertita al dogma neoliberale per cui there is no alternative e si limita allora a fare rivolte ortografiche e insurrezioni dell'asterisco.

L'apice della subalternità, commenterebbe il vecchio Gramsci. La sinistra fucsia ha deciso ed è ora pronta. Pronta per un'ardimentosa resistenza ortografica antifascista: in difesa di asterischi, neutri e scwah. Partigiani dell'asterisco e guerriglieri dello schwa, insurrezionalisti del femminile e ribelli del neutro: sarà una lotta dura e perigliosa. Per condurla con rigore, l'ardimentosa sinistrash - la rainbow left - si è già, con coraggio e zelo, ritirata sulle montagne: l'ha fatto dividendosi equamente tra Courmayeur e Cortina d'Ampezzo. Abbandonando con spirito di dedizione gli agi e le comodità della ztl urbana. Come si diceva, la situazione farebbe anche ridere se solo non facesse piangere, considerato il contesto davvero tragico nel quale ci muoviamo.

di Diego Fusaro

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