13 Ottobre 2022
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Non è stato nessuno. “Noi no”. “Neppure noi”. “Ah, non guardate noi”. Eppure, conti alla mano, 17 voti dell’opposizione (su 116) sono andati a supporto del centrodestra per l’elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato. Sono numeri. Non si scappa. Ma Pd, M5s e Terzo polo si chiamano fuori e assicurano di non essere stati loro ad andare in soccorso alla coalizione guidata da Fratelli d’Italia. Il voto era segreto. E il mistero rimane. Almeno sino a mercoledì, quando l’elezione dei quattro vicepresidenti potrà dare qualche indicazione in più. La somma dei senatori del centrodestra è pari a 115: sono 66 i senatori di Fratelli d'Italia, 29 quelli della Lega, 18 i senatori di Forza Italia e 2 di Noi Moderati. Dunque, se i voti complessivi ottenuti da La Russa sono 116 e la maggioranza di centrodestra conta 115 voti, ma solo 2 sono i votanti di Forza Italia (in 16 non hanno risposto alla chiama). Ne consegue che i voti giunti effettivamente dal centrodestra sono 99. Quindi, sono almeno 17 (il calcolo è ipotetico, in quanto lo scrutinio è segreto e quindi non si può avere la certezza di come hanno votato i singoli senatori, infatti qualcuno di loro parla di 19) i voti extra maggioranza.
Il primo a smarcarsi è stato il Pd di Enrico Letta. “Irresponsabile oltre ogni limite il comportamento di quei senatori che hanno scelto di aiutare dall’esterno una maggioranza già divisa e in difficoltà”, ha scritto il segretario dem su Twitter. “Il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell’opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza”. Poi è stata la volta di Matteo Renzi e Carlo Calenda. “Noi nove abbiamo votato bianca”, ha sottolineato il leader di Iv. “Ci sono circa 19 voti di differenza, ma noi non siamo stati. Fossi stato io, come noto, lo rivendicherei. È chiaro che si sta giocando un regolamento dei conti intorno al centrodestra”. Anche Azione, tramite Calenda, ha assicurato di non aver votato La Russa. “Noi abbiamo votato scheda bianca. Diciannove voti a La Russa noi non li abbiamo. Sono stati o i 5 stelle o il Partito democratico. Non avremmo pensato ad una possibile mossa del cavallo”. Giuseppe Conte è stato chiamato in causa. E subito ha controbattuto: “Non sono nostri. Io un’idea da chi siano arrivati ce l’ho, ma non la dico”, ha detto sibillino. Il Pd non è stato. Il Terzo polo neanche. Il M5s neppure. Eppure, con la parziale astensione di Forza Italia, 17 senatori della minoranza hanno votato La Russa. L’ha detto anche lo stesso La Russa durante il discorso all’aula: “Ringrazio anche chi mi ha votato pur non facendo parte della coalizione di centrodestra”. Chi è stato? Ma soprattutto: chi mente sapendo di mentire?
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