Nuovo Governo, impasse sui nomi per Difesa ed Economia: Usa e Ue vigilano assieme a Mattarella

Nei giorni scorsi, come avevamo anticipato in esclusiva su queste colonne e come riportano stamattina i principali quotidiani, c'erano già già state delle interlocuzioni tra gli uomini del Colle e gli sherpa di Giorgia Meloni. Non si è trattata di una telefonata tra Giorgia Meloni e Sergio Mattarella ma tra i rispettivi consiglieri per preparare la transizione dal vecchio al nuovo governo. In realtà, a quanto siamo in grado di rivelare, si sarebbe comunque fatto un cenno, seppur indirettamente, alle prossime caselle ministeriali. Due in particolare: il ministero dell'Economia e quello della Difesa. Ministeri delicatissimi per il Paese in questa fase internazionale. Il primo, perché presiede all'attuazione del PNRR che interessa moltissimo Bruxelles e per il rispetto dei parametri europei.

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Nuovo Governo, Stati Uniti e Bruxelles pronti a blindare Difesa ed Economia

Il ministero della Difesa invece interessa moltissimo a Washington perché se un domani nell'ambito del conflitto Russia Ucraina dovesse essere necessario utilizzare le basi italiane della NATO "ci vuole qualcuno che non faccia troppe storie" spiegano ambienti del Deep state. Detto in altre parole, gli americani non vogliono problemi se dovesse essere necessario far alzare in volo gli aerei da guerra dalle basi militari italiane.

Questi sono i desiderata di Bruxelles e Washington che Giorgia Meloni ha ben presente. Ecco il vero motivo perché spinge su tecnici di alto livello. Tecnici che siano preparati ma che non pongano ostacoli alle volontà di Washington in caso di inasprimento della guerra con la Russia né alle volontà di Bruxelles sul fronte economico. Su questo Giorgia Meloni e il Quirinale sono perfettamente allineati.

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Resta poi il capitolo Viminale: qui Mattarella non vuol sentire nemmeno pronunciare il nome di Matteo Salvini. Ma ci sono forti perplessità anche sul nome che comincia a circolare in queste ore per quella casella ovvero quello di Giulia Bongiorno, l'avvocato di Matteo Salvini proprio sulle vicende legate al tema dell'immigrazione. Passare da Matteo Salvini al suo avvocato difensore non sembra proprio il massimo.

Di Marco Antonellis