09 Settembre 2022
Fonte: profilo Facebook di Giuseppe Conte
Quando Giuseppe Conte dice no, è no. Non solo in lockdown. Sulle larghe intese, per esempio, è no. “C’è aria di grandi intese, noi non ci saremo”, ha detto oggi, venerdì 9 settembre, durante la presentazione del programma del M5s (naturalmente trasmessa in streaming, come prevede il sacro rito pensatellato). E’ stato chiaro, Conte. L’ha ribadito più volte: “Il M5s dice no alle larghe intese”. E i due governi formati con Lega e Pd nel giro di tre anni che cos’erano?
Oggi, all’Auditorium della Conciliazione, a Roma, Conte ha ripetuto il suo mantra. Che ormai predica a ogni intervento pubblico. “Se c’è aria di nuove larghe intese senza M5S? Il fatto che non sia previsto il Movimento non mi sorprenderebbe”, ha detto qualche giorno fa a Radio Popolare. “Purtroppo vedo un clima in cui ci si predispone, anziché una chiarezza di un progetto politico da realizzare per trasformare il Paese, già mentalmente nei discorsi, semmai non ancora esplicitati, al fatto che tanto poi ci si ritroverà a governare un po’ insieme, ci si accomoderà. Mi sembra che soprattutto quelle forze politiche che parlano di agenda Draghi abbiano quell’obiettivo, anche senza Draghi. Cioè l’obiettivo di ritrovarsi in qualche modo al potere, a gestire al potere, e in qualche modo anche di riuscire a governare al di là del consenso che avranno”.
Rileggiamo l’ultima frase: “Cioè l’obiettivo di ritrovarsi in qualche modo al potere, a gestire al potere, e in qualche modo anche di riuscire a governare al di là del consenso che avranno”. Lui. Conte. Che da ministro in pectore del M5s ha ricevuto il mandato da Sergio Mattarella prima con la Lega e subito dopo col Pd. Lui. Che è rimasto a Palazzo Chigi passando dal centrodestra al centrosinistra nel giro di un paio di consultazioni. Lui. Che è passato da Matteo Salvini a Nicola Zingaretti come se niente fosse. Proprio lui, Conte, dice no alle larghe intese? Aspetta. Forse abbiamo capito che cosa intende Conte: no alle larghe intese adesso, non quando era al governo.
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