Meloni a Confcommercio: "Price cap irrealizzabile con Olanda e Germania che pensano ai loro interessi"

Giorgia Meloni è intervenuta oggi venerdì 9 settembre all'incontro organizzato da Confcommercio. Assieme a lei Matteo Salvini. Meloni ne ha approfittato per parlare dei temi più caldi del momento. Primo fra tutti il caro bollette: "Per ognuna delle catene strategiche dobbiamo scegliere una strategia, dove non è possibile fare accordi con altri, dobbiamo fare da soli", dichiara infatti la Meloni, "Dobbiamo tornare a essere padroni dei nostri interessi".

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Meloni sul palco di Confcommercio: "Price cap irrealizzabile con Olanda e Germania"

Come fare con il caro bollette: Portare avanti l'idea di un price cap in Europa potrebbe essere la scelta giusta secondo Meloni. Ma quest'ultima vede l'ipotesi poco realizzabile poiché "alcune nazioni sono contrarie, come l'Olanda che ha in casa sua la Borsa, la Germania perché è più esposta ma è anche più ricca degli altri", puntualizza. "Spero si riesca a risolvere la questione, ma nella famosa Europa della solidarietà quando sono arrivati i grandi problemi si è visto che ognuno difende i propri interessi nazionali. Questa Europa così come la conosciamo ha funzionato davvero?

Per ridurre il costo delle bollette secondo la leader si potrebbe "scollegare il prezzo del gas al prezzo dell'energia, a livello europeo. Ma l'Italia può fare anche una norma nazionale", insiste la leader di FdI, "e questo porterebbe a una riduzione significativa sulle bollette". Meloni poi punta sul Made in Italy e afferma di voler creare "un portale di prodotti Made in Italy. "A differenza degli altri portali noi potremo dare garanzie sulla qualità dei prodotti italiani. Se le aziende e i produttori italiani mi daranno una mano intendo farla sul serio". "Magari chiamiamola Amazzone...", conclude ironicamente.

Un altro punto fondamentale è quello di abbattere i costi del lavoro. A tal proposito Meloni spiega: "Penso come nostro obiettivo a una superdeduzione del costo del lavoro per chi assume del 120%", una percentuale che potrebbe salire fino al 150% per coloro che assumono "un lavoratore fragile. Si può fare subito".