06 Settembre 2022
Scintille sull'asse Calenda-Letta. Quest'ultimo accusa il primo di fare campagna elettorale per la destra dopo l'apertura del leader di Azione ad un governo di larghe intese con Meloni. E da Palermo attacca: "Mi sembra che sia chiaro ormai: il Terzo polo guarda a destra".
Calenda aveva inizialmente ribadito: "L'alleanza con Pd non la farò: sennò l'avrei fatta prima. Un governo di larga coalizione, questo voglio fare. Serve un governo di Alleanza comune, mi auguro anche con la Meloni". Ma ecco subito la precisazione in giornata: l'obiettivo è "un governo di unità nazionale possibilmente guidato da Mario Draghi", ma "non c'è spazio per un governo politico con sovranisti e populisti".
Quindi Calenda vorrebbe una prosecuzione dell'ultimo governo con anche Giorgia Meloni dentro, la quale le sta "simpatica". Letta però non ci sta "Chi vuole battere la destra - ha detto il segretario Pd - ha un solo voto utile, quello per il centrosinistra. Tutti gli altri sono voti che in un modo o nell'altro aiutano le destre". Calenda ha provato a chiuderla con una battuta:"Enrico Letta sei una specie di disco rotto".
Letta ha rincarato la dose parlando del dietrofront M5s in Sicilia, ammonendo quello che ha fatto Calenda: "Per me la parola data, la stretta di mano e l'impegno preso davanti agli elettori sono le cose più importanti". Già in giornata dal Terzo Polo era arrivata una stoccata dai Matteo Renzi proprio contro lo sfidante Enrico Letta, reo di far campagna elettorale per la destra. Accuse reciproche che continuano. Il leader di Italia Viva aveva detto: "Un voto a questo Pd è dannoso". Anche Benedetto della Vedova di +Europa la pensa come Enrico Letta: "Un governo con Meloni non lo capisco e non ha senso. Io la voglio battere alle urne".
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