04 Agosto 2022
Il sottosegretario di Stato al Ministero della salute Pierpaolo Sileri segue la scia di tanti altri suoi colleghi in vista delle elezioni del 25 settembre e spiega in un'intervista a Repubblica: "Non mi ricandido, torno a fare il chirurgo al San Raffaele. Sto con Luigi Di Maio, che fa bene ad allearsi con il Pd, perché è necessario dovendo affrontare l'emergenza". Il 49enne replica anche a Grillo che l'ha inserito nell'ormai celebre album degli zombie: "Mai stato Elevato, mai stato più vivo".
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A tal proposito Sileri precisa: "Con la politica non si chiude, fa parte della nostra vita quotidiana. Non mi ricandido in Parlamento. È una decisione che ho annunciato già a marzo del 2018, e cioè che avrei fatto solo questa legislatura. Ma non per questioni del limite di mandato, bensì per tornare al mio mestiere di chirurgo. Ho detto subito che tradivo il mio primo amore, la chirurgia, però sarei presto tornato da lei".
Riguardo al fatto di essere stato inserito nell'album degli zombie, reo di aver lasciato il M5s per seguire Di Maio nel partito Insieme per il futuro, spiega: "Non m sono mai sentito Elevato, questo è certo. Ho scelto il governo Draghi e lo rifarei non una, ma due, tre, quattro volte... Non sono uno zombie, sono più che mai vivo e la ricandidatura non mi interessa". Poi è favorevole a Di Maio nelle liste del Pd: "Con Di Maio ci confrontiamo e ci capiamo. Ho ammirazione per lui e lo giudico una persona superiore alla media per intelligenza e capacità. Ha senso della nazione e le scelte che ha fatto negli ultimi mesi si sono mosse tutte in questa direzione".
Il sottosegretario tra le altre cose torna a parlare della legislatura definendola "bizzarra", poiché si sono susseguiti "prima il Conte 1 giallo-verde, poi il Conte 2 giallo-rosso e infine Draghi". Per quanto riguarda il rapporto col suo ex Movimento "non ho condiviso con i 5Stelle l'idea di sfiduciare il governo: come avrei potuto non votare la fiducia a un governo di cui faccio parte?". E sulla pandemia chiosa: "È stata dura. Si è consolidato allora il rapporto con il ministro Roberto Speranza, nonostante la diversa formazione".
"Però credo che siano state fatte le scelte migliori. Ora ci sono alcuni adempimenti da ultimare. Ci tengo al tavolo sulla valorizzazione delle donne nella sanità dove sono poche le donne primario e ordinario. Mi piacerebbe che nel governo fosse come in ospedale quando si cambia il turno: un passaggio di consegne tra chi lascia e chi arriva nell'interesse dei cittadini".
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