Brunetta ammette: "Violentato" da Marta Fascina. Le confessioni dell'ex ministro

Durante l'intervista rilasciata a mezz'ora in più, il programma condotto da Lucia Annunziata su Rai 2, Renato Brunetta ammette di aver subito le violenze di Berlusconi e di persone del suo entourage. Il ministro uscente per la Pubblica amministrazione con Draghi e già ministro nel precedente governo di centrodestra, appare visibilmente emozionato e ferito da questo atteggiamento e alla domanda della conduttrice: "Se Berlusconi tornasse da lei?"- lui risponde- "Si è rotto qualcosa".

Brunetta: "Auguro una lunga vita a Silvio Berlusconi"

Lucia Annunziata la domanda gliela fa diretta dopo che il Ministro della pubblica istruzione a me mette che tra lui e Silvio Berlusconi "si è rotto qualcosa" dopo che l'ex presidente del consiglio ha commentato l'uscita da Forza Italia di Renato Brunetta e Mariastella Gelmini dicendo: "Riposino in pace".

"Io invece gli auguro una lunga vita perché sinceramente gli voglio bene", replica Brunetta, ma Lucia Annunziata incalza: "E qual è l'altra cosa che le ha fatto male?".

Brunetta: "Marta.... Marta..."

A quel punto l'intervista si trasforma in una sorta di seduta psicanalitica dove Renato Brunetta tira fuori tutto ciò che lo ha ferito nell'arco della sua vita e cita quanto ha fatto Marta Fascina che sui suoi account social ha pubblicato una canzone di De Andrè, "il giudice" nota per il suo testo molto diretto: "Sarà una carogna di sicuro perché ha il cuore troppo vicino al buco del culo".

Brunetta replica dicendo che non è una ferita a lui, ma tutti quei bambini che avrebbero potuto vedere nell'ex ministro un'ispirazione: "Io ho le spalle larghe, sono stato docente universitario, due volte ministro, parlamentare europeo", Il problema è che simile commenti sdoganano violenze di questo genere.

La scelta fatta da Brunetta e da Mariastella Gelmini è stata una decisione a caldo, presa da coloro che non si sarebbero mai aspettati che per ingerenze di partito la destra potesse mandare a gambe all'aria il governo draghi. Ma Calenda ha deciso di aprire le porte quantomeno a Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini.