24 Luglio 2022
fonte: imagoeconomica.it
In vista delle elezioni politiche anticipate che si terranno il prossimo 25 settembre, il leader del M5s attacca Enrico Letta e sostiene: "Il Pd è arrogante. I progressisti siamo noi" afferma ai microfoni de La Stampa Giuseppe Conte, secondo il quale, sulla crisi e sulla fine Governo Draghi ci sarebbe una diffusa ipocrisia. Dall'altra parte però il numero uno del Pd smentisce le parole dell'ex premier e afferma: "Per gli italiani, la scelta è tra noi o Giorgia Meloni".
Secondo Giuseppe Conte oggi "si prova a scaricare la colpa sul M5s, che ha solo chiesto di risolvere alcune criticità" a proposito del Governo Draghi. Poi il numero uno del Movimento 5 Stelle continua: "Non si può pensare di definire con arroganza un perimetro di gioco e stabilire arbitrariamente chi vi è ammesso e chi non vi è ammesso".
Dalle fila dem poi, il segretario Enrico Letta, a proposito del voto, asserisce intervistato da La Repubblica: "La scelta è chiara, o noi o Meloni, due Italie profondamente diverse". Poi cita le parole di Berlinguer e afferma che quella del suo partito è "una campagna elettorale casa per casa, strada per strada".
A farsi strada è poi anche la Lega, che per queste elezioni politiche 2022 chiede la pace fiscale e maggiore sicurezza. Il governatore Fedriga ha le idee molto chiare: "Sè al confronto, ma avanti uniti, Salvini resta il leader". Anche Luca Zaia ne è sicuro: "Capisco il pressing delle imprese venete pro-Draghi, ma tra 60 giorni ci sarà un nuovo governo". La prossima settimana si terrà infine un altro vertice di centrodestra tra Salvini, Meloni e Berlusconi, rispettivamente leader del Carroccio, di Fratelli d'Italia e di Forza Italia.
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