20 Luglio 2022
Mario Draghi (fotto imagoeconomica)
Il testo integrale del discorso del presidente del Consiglio, Mario Draghi, in Senato. Quella di oggi, mercoledì 20 luglio 2022, è una giornata decisivi e sicuramente la più lunga per il Premier. Prima le comunicazioni in Senato, poi il dibattito. Infine alle 19.30 l'attesissimo voto di fiducia. Giovedì 21 luglio 2022 Draghi sarà alla Camera.
Alle ore 9.30, con un leggero ritardo, Mario Draghi si è recato in Senato per le comunicazioni prima del voto di fiducia. Il Premier è in piedi in mezzo ai ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Alle ore 10.30 il Presidente del Consiglio si reca alla Camera per consegnare il testo delle comunicazioni rese a Palazzo Madama. Alle ore 11.00 riprende la seduta del Senato, con una discussione generale prevista fino alle 17. Draghi poi replicherà e alle 17.30 inizieranno le dichiarazioni di voto. Alle 19 partirà la "chiama" dei senatori.
Leggiamo il testo integrale del discorso di Draghi al Senato.
"Oggi spiego a voi e agli italiani il motivo delle mie disimissioni, una scelta sofferta ma dovuta perché è venuta meno la maggioranza di unità nazionale", ha detto il premier Mario Draghi aprendo il suo discorso in Senato.
"Giovedì scorso ho rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente Mattarella, la decisione è seguita al venir meno della maggioranza di unità nazionale che ha appoggiato questo governo sin dalla sua nascita. Il presidente della Repubblica ha respinto dimissioni e chiesto di informare il Parlamento, una decisione che ho condiviso".
"Mai come in questi momenti sono stato orgoglioso di essere italiano". Il premier nell'aula del Senato ricorda le emergenze su cui il suo governo si è impegnato dal febbraio 2021 in poi. "L'Italia è forte quando sa essere unita".
L'Aula ha accolto le parole di Mario Draghi con un forte applauso. Lega e M5s hanno mantenuto il silenzio e sono rimasti fermi.
"Il merito dei risultati" raggiunti "è vostro, della vostra disponibilità a lavorare nell'interesse del Paese. La vostra è stata la migliore risposta all'appello del presidente della Repubblica".
"Non votare la fiducia di un governo di cui si fa parte è un gesto politico evidente. Non è possibile ignorarlo, non è possibile contenerlo perchè vuol dire che chiunque può ripeterlo. Non è possibile minimizzarlo perchè viene dopo mesi di strappi e ultimatum. L'unica strada se vogliamo ancora rimanere insieme è ricostruire daccapo questo patto, con coraggio, altruismo, credibilità. A chiederlo sono soprattutto gli italiani. La mobilitazioni di questi giorni è senza precedenti e impossibile da ignorare".
"Non votare la fiducia è un gesto politico chiaro, non è possibile ignorarlo, equivale a ignorare il Parlamento e non è possibile contenerlo perché vuol dire che ognuno può ripeterlo, non è possibile minimizzarlo".
"In questi mesi, l'unità nazionale è stata la miglior garanzia della legittimità democratica di questo esecutivo e della sua efficacia". Così il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato. "Ritengo che un presidente del Consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori debba avere in Parlamento il sostegno più ampio possibile", ha sostenuto il premier. "Questo presupposto è ancora più importante in un contesto di emergenza, in cui il Governo deve prendere decisioni che incidono profondamente sulla vita degli italiani. L'amplissimo consenso di cui il Governo ha goduto in Parlamento ha permesso di avere quella 'tempestivita nelle decisioni che il presidente della Repubblica aveva richiesto. A lungo le forze della maggioranza - ha notato Draghi - hanno saputo mettere da parte le divisioni e convergere con senso dello Stato e generosità verso interventi rapidi ed efficaci, per il bene di tutti i cittadini".
"Dobbiamo tenere le mafie lontane dal Pnrr, è il modo migliore per onorare la memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e degli uomini e donne delle loro scorte, a trent'anni dalla loro barbara uccisione".
Servono interventi per "assicurare livelli salariali dignitosi a fasce di lavoratori più in sofferenza. Il reddito di cittadina è una misura importante, ma può essere migliorato per favorire chi ha più bisogno e ridurre gli effetti negativi sul mercato del lavoro".
"Dobbiamo portare avanti la transizione verso fonti pulite. La siccità e le ondate di calore anomale" impongono di "affrontare con serietà la crisi climatica".
"Superare principio unanimità in Ue e riforma bilancio. Su questo l'Italia ha molto da dire. Ma tutto questo ha bisogno di un governo forte e coeso. All'Italia serve un nuovo patto di sviluppo concreto e sincero. Partiti siete pronti a ricostruire questo patto? Siamo qui in quest'Aula solo perchè gli italiani lo hanno chiesto - ha continuato Mario Draghi nelle sue comunicazioni al Senato - È una risposta che dovete dare a tutti gli italiani".
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