18 Luglio 2022
Giuseppe Conte (fonte foto Lapresse)
Si riparte da dove si era finito. È ripresa oggi la riunione congiunta dei gruppi di Camera e Senato del M5s interrotta bruscamente nella giornata di ieri domenica 17 luglio dopo un duro litigio. Senza "risposte chiare" il Movimento 5 Stelle non potrà più "condividere una responsabilità diretta di governo". "Dall’opposizione la vita non la migliori. Fai solo propaganda", avrebbe dichiarato Davide Crippa, capogruppo dei 5 stelle e sotto la lente di ingrandimento di Conte reo di aver appoggiato la linea del Pd poi non passata di votare la fiducia di Draghi prima alla Camera e poi al Senato. E non al contrario come è prassi fare. E Conte: "Non sono stato informato".
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Ed è stata una riunione ad alta tensione quella andata in scena ieri. Sono volate parole grosse come "vi sputeremo in faccia". Una spaccatura che sembra difficilmente colmabile e che vede una parte del Movimento appoggiare il governo Draghi mentre un'altra propendere per la linea contiana. Un caos che potrebbe protrarsi anche oggi. E non sono escluse nuove scissioni con Di Maio ed il suo gruppo Insieme per il Futuro pronto in ogni caso ad approfittarne per portarsi a casa altri parlamentari.
C'è da dire che coloro che sostengono il governo sono nettamente in minoranza. L'ex premier Giuseppe Conte vuole che Mario Draghi rispetti l'agenda consegnata e che prevede vari punti fondamentali per restare nella maggioranza, senza i quali i grillini non possono andare avanti. Se il premier Mario Draghi non presenterà alle camere "un'agenda" che comprenda i punti già consegnati a palazzo Chigi, il Movimento uscirà dal governo.
O molto più probabilmente per non perdere la poltrona, voterà "le misure che servono al Paese". Sotto accusa c'è anche il capogruppo Davide Crippa: "In Consiglio nazionale devi rappresentare il pensiero della maggioranza e non portare la tua opinione personale". "È impossibile esprimere un'opinione in dissenso senza essere tacciati di essere dei pupazzi di Di Maio", hanno risposto altri.
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