20 Luglio 2022
Fonte: Imagoeconomica
"La Repubblica", rotocalco turbomondialista e voce del padronato cosmopolitico, compare un articolo nel quale La sardina Mattia Santori spiega che fa uso di cannabis, la coltiva e non crea profitti per la malavita. Progetti ambiziosi e di ampio respiro, davvero. Si chiamano sardine perché seguono le correnti del pensiero unico della globalizzazione mercatista. Si tratta davvero della "meglio gioventù", anzi forse direttamente della" meglio umanità". Per loro, la globalizzazione è un sogno magnifico, non vedono le sue contraddizioni, dallo sfruttamento alla miseria, dall'alienazione alla reificazione: la loro vita è un happy hour senza tregua, una sorta di Erasmus permanente, in cui gli obiettivi che meritano davvero impegno sono la cannabis e l'anticonformismo, che però declinano nelle forme più conformistiche che vi siano, vale a dire quelle imposte dalla civiltà del controllo capitalistico totale. Essi non hanno la minima contezza di cosa sia il neoliberismo, che ogni mattina peraltro vedono allo specchio. Nulla di grande in cui sperare per cui lottare, solo scene di ordinaria alienazione capitalistica, che l’induce davvero a pensare che il libero spinnellaggio coincida con l'orizzonte ultimo della libertà umana. Parafrasando Adorno, davvero le classi dominanti possono dormire sonni tranquilli, fintanto che le classi dominate smettono di sognare.
di Diego Fusaro
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia