15 Giugno 2022
Il filone relativo alle consulenze del processo sul fallimento di Banca Etruria si è concluso con l'assoluzione con formula piena per tutti gli imputati, incluso il Pier Luigi Boschi, padre dell'esponente di Italia Viva Maria Elena Boschi. L'inchiesta della procura di Arezzo si concentrava su alcune consulenze relative alla possibile fusione, mai avvenuta, della banca toscana con un altro istituto, la Banca Popolare di Vicenza. L'ipotesi di reato era che queste consulenze avessero pesato in maniera decisiva sui conti di Banca Etruria, contribuendo quindi al fallimento.
La storia del fallimento di Banca Etruria risale al 2015, quando l'istituto di credito dichiara bancarotta. Nell'ambito delle indagini e dei successivi processi, viene coinvolto anche Pier Luigi Boschi, padre dell'allora esponente del Partito Democratico Maria Elena Boschi. Il caso da giudiziario diventa poi politico, quando la ministra era stata accusata di aver fatto pressioni su Unicredit per presentare un'offerta d'acquisto per Banca Etruria, nei mesi precedenti al fallimento.
Il processo che si è concluso oggi faceva riferimento alla posizione del padre di Maria Elena Boschi e di altri 13 imputati, come consulenti della banca nell'ambito dell'offerta di acquisto da parte della Banca Popolare di Vicenza, che si trovava anch'essa in gravi difficoltà finanziarie. Gli imputati, per i quali il pubblico ministero aveva chiesto pene tra gli otto e i 12 mesi di carcere, sono stati tutti assolti perché secondo i giudici il fatto non sussiste. La procura ha dichiarato che attenderà le motivazioni della sentenza per valutare un eventuale ricorso.
La prima a commentare la notizia è stata proprio Maria Elena Boschi, che in un lungo post su Facebook ha espresso la sua felicità: "Con oggi si chiude un calvario lungo sette anni. E si chiude nell'unico modo possibile: con la certezza che mio padre era innocente. [...] Oggi la verità giudiziaria stabilisce ciò che io ho sempre saputo nel mio cuore: mio padre è innocente. E oralo sanno tutti, [anche] gli avversari politici che mi hanno chiesto le dimissioni per reati che mio padre non aveva fatto".
Anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che spesso era stato contestato per i risvolti politici della vicenda, ha commentato l'assoluzione di Pier Luigi Boschi su Twitter: "Oggi molti avversari politici, ospiti dei talk, odiatori dovrebbero mettersi in fila e dire una cosa sola: scusa. Non lo faranno. Ma quello che è sempre più chiaro è che i mostri non eravamo noi. Un abbraccio a tutta la famiglia Boschi".
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