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"Boia chi molla", chi lo ha detto? Polemica sul Sindaco Cicchetti di Rieti

"Dobbiamo andare avanti al grido di battaglia che è sempre il solito, 'boia chi molla'", ha detto il Sindaco Antonio Cicchetti di Rieti

08 Maggio 2022

"Boia chi molla", chi lo ha detto? Polemica sul Sindaco Cicchetti di Rieti

"Boia chi molla", ecco chi lo ha detto: si tratta del sindaco uscente di Rieti, Antonio Cicchetti, esponente di Forza Italia ed ex Msi. La frase, citazione famosissima di Benito Mussolini, è stata utilizzata in un comizio elettorale per lanciare la candidatura di Daniele Sinibaldi, di Fratelli d'Italia. Quest'ultimo proverà a raccogliere il testimone di primo cittadino della città alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno. Ora però su di lui si è scatenata una vera e propria indignazione mediatica. Questo per colpa di Cicchetti, il quale ha detto: "Dobbiamo andare avanti al grido di battaglia che è sempre il solito, 'boia chi molla'".

"Boia chi molla", chi lo ha detto?

Antonio Cicchetti è nato a Rieti il 28 marzo 1952, è un politico italiano, sindaco della sua città natale dal 1994 al 2002 e nuovamente dal 2017. Ecco in poche parole chi è il primo cittadino che si è macchiato della colpa di aver pronunciato una frase che, per quanto di forte impatto emotivo, riporta alla mente il periodo buio del fascismo. Le parole di Cicchetti, infatti, non hanno mancato di scatenare la reazione del Pd e del M5s. FdI, al contrario, respinge tutte le accuse, sottolineando che Cicchetti non è iscritto al partito di Giorgia Meloni. Inoltre, i vertici del partito hanno garantito che "nella coalizione che sostiene Daniele Sinibaldi le forze democratiche anche civiche sono tutte ben distanti da nostalgismi ed estremismi".

Le critiche però non si spengono. "Boia chi molla è il grido di battaglia'. Con questo slogan si è aperta la campagna elettorale del candidato sindaco di Fratelli d'Italia di Rieti, all'insegna della tradizione eversiva più bieca della destra neofascista. Una caduta di stile o forse di ignoranza del sindaco uscente, Antonio Cicchetti. Ci si domanda perché una città moderna e importante come Rieti debba essere rappresentata da certi rottami del neofascismo degni più di uno sketch comico che di una istituzione pubblica", ha denunciato il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut. L'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, riferisce inoltre che "Cicchetti offende la Costituzione".

"Boia chi molla", polemica sul Sindaco Cicchetti di Rieti

Per Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera ed esponente M5s, "si tratta di un episodio gravissimo che purtroppo, ancora una volta, dimostra che in questo paese c'è chi insegue nostalgie fasciste".

A difendere il Sindaco Cicchetti di Rieti per il suo "Boia chi molla" è Lollobrigida di FdI: "Stupisce che partiti che governano a livello nazionale con Forza Italia, partito del quale Antonio Cicchetti è esponente, tentino di coinvolgere in una astrusa polemica il giovane candidato sindaco Daniele Sinibaldi di Fratelli d'Italia. Antonio Cicchetti non ha mai aderito al nostro partito e la sua esternazione non è rappresentativa della manifestazione di oggi, ma probabilmente frutto di reminiscenze storiche della sua gioventù che nei Moti di Reggio Calabria ebbe un momento di coinvolgimento emotivo".

"Daniele Sinibaldi e tutti i candidati - conclude il capogruppo di FdI - hanno parlato di programmi ed idee per la città di Rieti senza slogan che esulassero dall'obiettivo di dare un buon governo alla citta'. Nella coalizione che sostiene Daniele Sinibaldi le forze democratiche anche civiche sono tutte ben distanti da nostalgismi ed estremismi".

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