24 Febbraio 2022
Fonte: lapresse.it
Mentre la Russia prosegue con l'invasione dell'Ucraina, Matteo Renzi si dimette dal board della società russa di car sharing Delimobil. Lo ha dichiarato l'ufficio stampa di Italia Viva confermando indiscrezioni che erano state precedentemente pubblicate dal Financial Times. A seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, l'ex premier ha infatti inviato questa mattina un'email al consiglio di amministrazione dell'azienda comunicando la sua uscita dalla società con effetto immediato. Le dimissioni di Renzi seguono quelle dell'ex primo ministro finlandese Esko Aho dal board della maggiore banca russa, la Sberbank.
Delimobil è una società russa di car sharing fondata dall'imprenditore italiano Vincenzo Trani, già presidente della Camera di commercio italo-russa. La stessa camera di commercio ha promosso il mese scorso l'incontro tra Vladimir Putin e alcuni top manager italiani. Demobil avrebbe dovuto sbarcare in Borsa alla fine del 2021, ma la quotazione è stata rinviata a causa delle tensioni geopolitiche in corso. Le dimissioni di Renzi sono emblematiche delle pressioni che stanno subendo i membri dell'élite politica e imprenditoriale occidentale attualmente presenti nei consigli di amministrazione dei gruppi russi.
Oltre a Renzi e al finlandese Aho infatti, hanno forti legami con la Russia anche l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder, presente nel consiglio della compagnia petrolifera statale russa Rosneft e in seguto nominato per entrare a far parte del consiglio di Gazprom. L'ex primo ministro francese François Fillon siede invece nel consiglio di Sibur, il principale gruppo petrolchimico russo.
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