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Tiziano Renzi in una lettera al figlio Matteo: "Boschi, Bianchi e Bonifazi sono una banda bassotti"

In una lettera del 2017 indirizzata al figlio Matteo, riemersa in queste ore, Tiziano Renzi si scaglia contro gli "amici" del figlio: "Bianchi, Bonifazi e Boschi sono una banda bassotti che ha lucrato su di te"

14 Febbraio 2022

Matteo e Tiziano Renzi, 2017

Matteo e Tiziano Renzi, 2017 (fonte: Lapresse)

È riemersa in queste ore una lettera del 2017 di Tiziano Renzi indirizzata al figlio Matteo. Nella missiva duri attacchi contro quelli che ieri come oggi erano e sono i maggiori alleati del leader di Italia Viva: "Boschi, Bianchi e Bonifazi una banda bassotti", si legge. La lettera è stata riportata dal sito del quotidiano "La Repubblica". Inizialmente depositata dalla procura di Firenze nel processo che vede proprio Tiziano Renzi imputato per la bancarotta di diverse cooperative, è stata poi oggetto di un'istanza della difesa. Secondo questi ultimi la missiva non sarebbe dovuta essere presente fra gli atti del processo in quanto la sua ammissione violerebbe le guarentigie dei parlamentari di cui gode anche Renzi. Il Tribunale non si è trovato d'accordo con la versione dei legali.

"Una banda bassotti"

È un Tiziano Renzi scatenato quello che commenta gli ultimi avvenimenti politici, poche settimane dopo la bocciatura del referendum costituzionale voluto dal figlio Matteo e le conseguenti dimissioni di quest'ultimo. "È dal tempo della provincia che non sono stato messo in condizione di fare un ragionamento completo con te - scrive Tiziano Renzi - In questi anni ho avuto la netta percezione, anzi la certezza, di essere considerato un ostacolo e comunque un fastidio. Come sai gli ultimi colloqui erano conditi di rimproveri e di sfiducie preventive". Parole che implicano un rapporto padre-figlio non esattamente idilliaco. Tiziano Renzi prosegue poi ad attaccare tutti gli "amici" del figlio. Definisce Marco Carrai "un uomo falso" e Boschi, Bianchi e Bonifazi come "una banda bassotti" che avrebbero lucrato sul leader di Italia Viva.

Continua: "Ora tu hai l’immunità, non esiste più il rischio che tramite me arrivino a te. Spero che inizi una nuova stagione di lotta per i valori che hanno animato la nostra vita". E conclude a proposito dell'inchiesta Consip: "Questa vicenda mi ha tolto la capacità di relazione, tutti quelli che hanno avuto rapporti con me sono stati attenzionati solo per questo fatto, sono il Re Mida della m**da, concimo tutti, stanno interrogando tutti, dipendenti e amici è folle, devo nascondermi senza aver fatto niente di male".

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