13 Febbraio 2022
Fonte: lapresse.it
Il bonus psicologo tornerà e sarà inserito all'interno del decreto Milleproroghe. È questo l'annuncio fatto dal ministro della Salute Roberto Speranza, che durante la trasmissione Mezz'ora in più ha però precisato che sarà necessario anche ristrutturare tutto il sistema sanitario con un'azione sinergica. Alla fine di dicembre aveva destato aspre critiche l'esclusione del bonus psicologo dalla Legge di bilancio, soprattutto a fronte di un netto aumento dei casi di disagio psicologico tra la popolazione dopo due anni di pandemia. Potrebbe essere stata proprio l'indignazione bipartisan ad aver giocato un ruolo centrale per la reintroduzione del sostegno all'interno del Milleproroghe.
"Ci stiamo lavorando in queste ore - ha dichiarato Speranza ospite di Lucia Annunziata - e penso che già nel Milleproroghe in discussione alla Camera daremo una riposta. Il bonus probabilmente ci sarà, è una prima risposta, ma dobbiamo rafforzare tutto il nostro sistema sanitaria con un'azione strutturale e sinergica". L'obiettivo a questo punto è quello di presentare un decreto che sia una sintesi di tutti gli emendamenti presentati in Parlamento in tema di salute mentale. Tra i testi verrà compreso anche l'ultimo in ordine di tempo, cioè quello del deputato Pd Filippo Sensi, che comprende sia un sostegno economico diretto alle famiglie, che forme di investimento sui servizi territoriali.
Sulla base di questo, è stando a quanto riportato da fonti parlamentari, la ripartizione dello stanziamento governativo sarà probabilmente la seguente: 10 milioni di euro per il potenziamento delle strutture già esistenti (comprensivi di fondi per le nuove assunzioni) e altri 10 milioni di bonus vero e proprio da erogare alle famiglie sotto forma di voucher e a seconda dell'indice Isee. Al momento però non c'è ancora nulla di definitivo sulle cifre messe in campo e lo stanziamento potrebbe essere nuovamente rimaneggiato.
Nel corso della trasmissione, Speranza è poi intervenuto sul futuro del Comitato tecnico scientifico una volta che l'emergenza sanitaria sarà conclusa. Il ministro ha dichiarato: "Se rimarrà il Cts? Valuteremo, non ci sono ancora decisioni. Ma lavoreremo ancora a stretto contatto con la nostra comunità scientifica. Valuteremo le modalità tecniche quando arriveremo sotto la scadenza del 31 marzo, ma il governo continuerà a lavorare con la comunità scientifica. Io credo che il rapporto tra politica e scienza, pur nella loro autonomia, sia un patrimonio del paese".
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