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Quirinale, Sgarbi: "Casellati alternativa a Draghi? Berlusconi ci pensa"

Vittorio Sgarbi commenta la corsa al Quirinale: "Una volta che non c’è Berlusconi il voto è un voto che può planare su un candidato quasi neutrale com’è la Casellati"

24 Gennaio 2022

Quirinale, Sgarbi: "Casellati alternativa a Draghi, Berlusconi ci pensa"

Fonte: lapresse.it

Silvio Berlusconi "avrebbe vinto se avesse dato il nome alternativo a Draghi che credo potrebbe essere nella sua mente quello della Casellati. Lui ha detto no a Draghi, questo diventa un limite all’azione politica". Così parla oggi, lunedì 24 gennaio 2022, Vittorio Sgarbi che commenta la decisione del Cav di fare un passo indietro e rinunciare alla corsa al Quirinale. Nel primo pomeriggio prendono il via le votazioni per eleggere il prossimo Presidente della Repubblica e il sindaco di Sutri non esclude un "contropiede" del centrodestra che potrebbe fare "il gesto più clamoroso ma anche più facile, ovvero quello di votare Draghi".

Quirinale, Sgarbi: "Se il centrodestra vota Draghi..."

"Se il centrodestra votasse Draghi soltanto aprirebbe una situazione di Governo che comunque è simile ma controllata dai partiti che sostengono il presidente", afferma Sgarbi ai microfoni di Rtl 102.5, "In questo caso costringerebbe il Pd a seguire la scelta del centrodestra". Invece "non puoi votare Draghi se lo propone il centrosinistra. È chiaro che è un’operazione molto sofisticata, di tutti, sopra le parti, però uno può dirlo per primo".

Il "Mattarella bis era molto gradito a Berlusconi nel caso del fallimento della ricerca ma mi pare molto difficile da mettere in atto. La partita è molto complicata. Perché se tu resisti su Draghi e non lo vuoi è molto facile che un qualunque candidato che viene dal centrodestra risponda all’identikit che hanno fatto gli ex grillini: mai Draghi, mai uno del Pd, ma uno di centrodestra che non sia Berlusconi", continua.

"Una volta che non c’è Berlusconi - commenta - il voto è un voto che può planare su un candidato quasi neutrale com’è la Casellati. Se Draghi ha il blocco del centrodestra, ha 460 voti da cui parte e raccoglie quelli del Pd. Se non ha quei voti non ha un’altra riserva, a quel punto quindi deve uscire una figura che è agevolata dal fatto che viene intesa come antidoto a Draghi”.

"Se il centrodestra non sbaglia questa mossa resiste. Il problema è la componente di Forza Italia con un leader che è stato in qualche modo messo di lato per sua volontà, in quell’area, salvo che non gli si conceda l’onore delle armi e che il destino non lo porti ad avere come eletta una donna, la Casellati. I tre elementi potrebbero essere deflagranti: sarebbe una vittoria di Forza Italia, lei è fedele a Berlusconi, è una donna e viene votata in quanto presidente del Senato. Lei ha una possibilità molto alta e questo alla fine è una vittoria del centrodestra”, conclude Sgarbi.

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