19 Gennaio 2022
E se alla fine il nome su cui si può realizzare la convergenza in materia di Quirinale fosse Gianni Letta? Un'ipotesi clamorosa ma non è fantascienza. Lo aveva già anticipato Il Giornale d'Italia. Con un ruolo diretto dello stesso Partito Democratico nel processo di individuazione del fedelissimo di Silvio Berlusconi, che farebbe infuriare il Cavaliere, già infuriato per le ripetute visite di Letta a Palazzo Chigi da Mario Draghi. Lui, per ora, nicchia. Io il candidato del centrodestra al Colle? "Ma per carità...".
Gianni Letta, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei governi Berlusconi, in un video pubblicato da Fanpage e dal Fatto Quotidiano, prova a dribblare le domande. E, ovviamente, non avrebbe potuto dire nulla di diverso anche se la realtà fosse un'altra. Il nome di Letta potrebbe unire, anche a livello familiare, centrodestra e centrosinistra. Ma è chiaro che per Berlusconi si tratterebbe di uno smacco difficile da accettare.
Più facile semmai dire di sì a Pierferdinando Casini, figura molto più centrista e trasversale. Un nome sul quale non esclude di dare il via libera anche il Movimento Cinque Stelle. Si tratta di un'ipotesi sulla quale il centrodestra e l'ex fronte rosso-giallo potrebbero convergere, tra l'altro il nome viene 'spinto' pure da Renzi.
A proposito di Movimento Cinque Stelle, è proprio al caos che stanno vivendo i pentastellati che Berlusconi continua a guardare per provare a coltivare ancora qualche minima speranza di ascesa al Colle. Lo dice Vittorio Sgarbi, mai così presente come negli ultimi giorni sul tema Colle. "C'è una fronda dei Cinquestelle molto interessante" ha detto Sgarbi a 'Un giorno da pecora' su Rai Radio1. "Si riuniscono - ha aggiunto - per prendere una posizione come di corrente, perché quel partito non ha più Grillo, Conte non lo ha mai avuto e Di Maio è su una posizione autonoma. La chiave di tutto dovrebbe essere Di Maio, che sta orientandosi a dialogare con il centrodestra. Questa cosa, in cui rientra anche Fraccaro, può essere non dico votare Berlusconi, ma negoziare un prossimo premier contestuale alla presidenza della Repubblica in cui Di Maio abbia un ruolo che è diverso da quello di Conte".
Già, perché la fronda anti Conte è diventata anche fronda anti Grillo dopo la notizia di cronaca giudiziaria di ieri. Ma in caso di rimpasti e di ascesa di Mario Draghi al Colle, il nome più probabile per guidare il prossimo governo dei "leader" potrebbe essere Vittorio Colao, che insieme a Marta Cartabia è il super favorito per arrivare a Palazzo Chigi qualora l'attuale inquilino traslocasse.
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