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Covid Italia, Brunetta: "Tenere il Paese aperto. No alla chiusura delle scuole"

Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta: "Scuole sono come hub sociali". Renzi: "Chiuderle sarebbe un errore gravissimo"

09 Gennaio 2022

Covid Italia, Brunetta: "Tenere il Paese aperto. No alla chiusura delle scuole"

Fonte: lapresse.it

"Le scelte del Governo vanno tutte nella direzione di tenere l'Italia aperta. Nessun Paese europeo ha deciso di chiudere le scuole, che sono un hub sociale". Lo sostiene oggi, domenica 9 gennaio 2022, il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, parlando della situazione Covid e del ritorno sui banchi. Domani, 10 gennaio, milioni di studenti - ragazzi e bambini - torneranno a scuola e, per il momento, la decisione di Palazzo Chigi è quella di dire no a Dad e ulteriori chiusure.

Scuola, Renzi: "Chiuderla errore clamoroso"

Sulla stessa linea di Mario Draghi è il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che dice di sostenere "al 100%" la decisione del premier di non rimandare il ritorno in presenza sui banchi. "Quando c'è qualche problema - spiega intervistato dal giornale Avvenire - la prima cosa che in tanti propongono di chiudere è la scuola. Ma è un errore clamoroso".

"Basta con questa cultura nichilista per cui i nostri figli possono andare in pizzeria o a sciare, giustamente, ma non a scuola", aggiunge. "Io dico di più: teniamo aperte le scuole, contro la povertà educativa, ma anche come hub per mandare team medici a vaccinare dentro le scuole. Quando ero ragazzo, a scuola facevamo la visita medica. Sa quanti ragazzi, magari più poveri, non possono permettersi visite accurate? Investiamo in educazione e in sanità: non consideriamo la scuola come luogo per untori, ma al contrario trasformiamola in un presidio di salute e di libertà", conclude Renzi.

Zaia: "Posticipare la riapertura non vuol dire perdere"

Non è d'accordo con le scelte del Governo invece Luca Zaia. Ai microfoni di Repubblica, il governatore del Veneto afferma: "Se le condizioni per aprire rimangono queste, senza ipocrisia: non siamo in grado di reggere". Secondo il leghista "il risultato sarà che da lunedì avremo un sacco di classi in Dad, orari ridotti, ci trascineremo per una settimana e poi probabilmente si dovrà intervenire". "Un rinvio di 15 giorni - afferma - non vuol dire perdere il campionato".

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