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Rientro a scuola, De Luca insiste sul rinvio. Bonaccini: "Non sono d'accordo"

Al momento non sono previsti slittamenti: la scuola ripartirà lunedì prossimo nonostante le proposte di alcuni governatori di Regioni

04 Gennaio 2022

Rientro a scuola, De Luca insiste sul rinvio. Bonaccini: "Non sono d'accordo"

Fonte: lapresse.it

Rimane programmato per lunedì 10 gennaio 2022 il ritorno sui banchi di milioni di studenti italiani: la scuola ripartirà la prossima settimana e, al momento, non sono previsti slittamenti. Lo rendono noto fonti di Governo che, nonostante l'aumento dei contagi e le proposte di alcune Regioni, affermano con certezza che il premier Mario Draghi è pronto a dire pubblicamente no al prolungamento delle vacanze natalizie. E mentre vertici di Palazzo Chigi assicurano che la linea dell'esecutivo non cambierà, i governatori di Regioni mostrano opinioni discordanti.

Scuola, De Luca insiste e Bonaccini ribatte: "No ad altre chiusure"

A chiedere primo tra tutti un rinvio della didattica in presenza è il governatore Vincenzo De Luca. Secondo il presidente della Campania sarebbe corretto rimandare l'apertura delle scuole di circa 20-30 giorni. "Nel quadro attuale di diffusione del contagio fra i giovanissimi - dice - mi parrebbe una misura equilibrata e di grande utilità il semplice rinvio del ritorno a scuola. Prendere 20-30 giorni di respiro, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio, che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta, e di sviluppare, in questi giorni, la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca". 

Contrario alla proposta di De Luca è il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini. "Non sono d'accordo", afferma ai microfoni del programma In Onda, rispondendo al Presidente campano. "Il Governo deve avanzare una proposta al Paese più che attendere una proposta dalle Regioni". "Sono sempre stato contrario alla Dad e ho sempre cercato la scuola in presenza", asserisce invece Eugenio Giani dalla Toscana. "Però - precisa - se la situazione epidemiologica è questa è ragionevole che il governo decida uno slittamento di una o due settimane".

Non si sbilancia troppo Luca Zaia. Il governatore Veneto si limita solo ad anticipare ai media che il Governo e le Regioni sono pronte a discutere una "proposta sulla durata delle quarantene e di chi dovrà fare quarantena rispetto alla situazione vaccinale". Il presidente della Sicilia Nello Musumeci afferma invece: "Il cuore e la ragione si scontrano. L'ultima cosa che vorrei è chiudere sono le scuole". 

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