07 Ottobre 2021
Roberto Speranza (fonte foto Lapresse)
Tempi di riapertura per le discoteche dopo mesi di inattività a causa del Covid, o quantomeno è quello che ci si aspetta dal prossimo Cdm previsto oggi pomeriggio. A tale proposito, dopo i commenti di esperti e imprenditori del settore, interviene anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha invitato alla prudenza, morigerato nei toni quando parla di capienza al 35%. L'idea è di mettere avanti "il diritto alla salute", che sarebbe stato il caposaldo della chiusura mantenuta finora.
"Non dimentichiamoci dove eravamo e dove siamo ora", ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a commentario della possibile riapertura delle discoteche al 35% della capienza. Il ministro a margine del 78esimo congresso Fimming a Villasimius ha difeso la linea governativa che ha tassativamente chiuso i locali da ballo dichiarando che in questi mesi si è "messo davanti il diritto alla salute". Con questo principio in mente milioni di imprenditori hanno subito un freno storico alle loro entrate, e anche i clienti hanno dovuto forzarsi a un'immobilità non così sempre giustificata. Locali aperti ma senza ballare, locali al chiuso ancora inaccessibili, sono tante le contraddizioni nate in seno alla pandemia da Covid a cui ancora dobbiamo sottoporci.
Secondo Speranza, le riaperture capillari avvenute in questi mesi sono al 100% merito della campagna vaccinale, di cui il ministro è grande difensore. "L'Italia mesi fa aveva un numero di limitazioni enorme", ricorda Speranza, mentre "oggi possiamo permetterci una serie di aperture e possibilità che prima erano lontane". Il ministro dimentica forse che l'Italia è attualmente uno dei Paesi con le misure più stringenti dal punto di vista del contenimento del Covid, eppure le piccole riappropriazioni della libertà di cui parla sarebbero da accogliere a braccia aperte e con il sorriso stampato in fronte.
Ne è convinto davvero Roberto Speranza, che anche oggi ribadisce come il merito della ripresa sia tutto dei vaccini. E anche in materia di apertura delle discoteche invita alla cautela laddove altri vorrebbero da tempo riappropriarsi del diritto di svago. "Continuiamo con gradualità in questo percorso", ha detto il ministro della Salute. E continua: "Non dobbiamo leggere ogni passaggio come la fotografia di un istante. E continuiamo a dire con forza che le lbiertà ottenute sono merito di una campagna vaccinale straordinaria".
Il vaccino è la chiave verso la riapertura, ma in diverse parti del mondo restano i dubbi sull'effettivo impatto che questi stanno avendo sul lungo termine. "Da ogni angolo del mondo arriva un messaggio chiaro: i vaccini sono la chiave per chiudere questa stagione, l'arma che ci permette di aprire una stagione diversa". Con queste parole Speranza ha concluso il suo intervento, sicuro che i mesi invernali saranno affrontati con maggiore calma grazie ai vaccini. Un vero peccato che queste parole rievochino gli echi di un anno fa, quando l'Italia sperava dopo l'estate di avere la pandemia alle spalle, prima dell'ennesimo, pesante, lockdown.
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