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"Europa sotto attacco": l'euroinomane Mario Draghi contribuisce alla logora propaganda dominante nella UE

La solita narrazione demenziale oggi imperante in Europa

25 Ottobre 2025

"L'Europa è sotto attacco": sono queste le recenti e demenziali dichiarazioni di Mario Draghi, l'euroinomane delle brume di Bruxelles, l'impenitente austerico nonché unto dai mercati. Continua dunque indefessamente la narrazione propagandistica dell'Unione Europea, treno in corsa verso l'abisso, tempio vuoto che santifica il turbocapitalismo finanziario e la disidentificazione coatta del vecchio continente. Come non mi stanco di sottolineare, la penosa narrazione secondo cui la Russia di Putin si accinge a invadere l'Europa non si regge se non su una propaganda sfacciata e senza fondamento, buona solo a giustificare l'ingiustificabile riarmo europeo, secondo il manicomiale piano del Rearm Europe voluto dalla vestale dei mercati apatridi Ursula von der Leyen. Oltretutto il piano è stato recentemente ribattezzato col nome ancora più orwelliano di Preserving Peace: nel migliore stile orwelliano, la pace è guerra (e l'informazione è propaganda). Se la Russia entrerà in guerra con l'Europa, ciò dipenderà unicamente dalla continua e oscena provocazione attuata dall'Europa stessa, che di tutto sta facendo acciocché la Russia sia trascinata nel conflitto. Per questo, contro l'euroinomane Draghi, bisogna ripetere una volta di più, con enfasi, che non bisogna salvare a ogni costo l'euro e la UE, ma bisogna, viceversa, salvarsi a ogni costo dall'euro e dalla UE. Il nostro nemico non è a Mosca o a Pechino: è a Bruxelles e a Washington.

di Diego Fusaro 

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