06 Ottobre 2021
Il Governo ha deciso la riapertura delle discoteche ma solo al 35%, e il leader della Lega Matteo Salvini attacca: "Col Green pass, ma solo col 35% di capienza? Presa in giro senza senso scientifico, sanitario, sociale ed economico, con questi numeri rischiano di fallire 3.000 aziende e di rimanere a casa 200.000 lavoratori".
"Perché la Lega non ha votato la delega fiscale? Parto da quello che c’è scritto, le parole volano e gli scritti rimangono", ha detto poi Matteo Salvini nel corso del punto stampa torna sull'assenza della Lega in Cdm per il via libera sul fisco. La Lega non vota la delega fiscale "perché c’è un aumento possibile delle tasse sulla casa".
"Questa è una patrimoniale, su un bene primario già tassato", continua Salvini. "Contiamo che il Parlamento intervenga e tolga ogni ipotesi di riforma del catasto sulla casa. Io sono in questo governo per ridurre le tasse, non per aumentarle. Non firmo un assegno in bianco. Ci va bene il passaggio che porta all’emersione degli immobili abusivi. Ma ogni possibilità attuale o futura di un aumento della tassa sulla casa - continua il leghista - non potrà mai avere il sostegno della Lega. Il sostegno della Lega al governo non è in discussione quando si parla di tagliare le tasse. Non ci sarà mai per l’aumento delle tasse. Al presidente Draghi - sottolinea quindi -ho chiesto a marzo, e siamo arrivati a ottobre, un intervento risolutivo sulle cartelle esattoriali che rischiano di dare una mazzata definitiva post-covid a famiglie e imprese. Il Parlamento ha dato la fiducia al presidente Draghi per abbassare le tasse".
Se il testo non venisse modificato la Lega è fuori? "La Lega è dentro. Se vogliono, escono Letta e Conte. Il Parlamento ha dato la fiducia al governo per abbassare le tasse", attacca.
"Una graduale riapertura delle discoteche in zona bianca è possibile. È il parere del Comitato tecnico scientifico che nella seduta di martedì ha analizzato la richiesta sulle attività che hanno luogo in sale da ballo, discoteche e locali similari. Il Cts sottolinea "come tali attività si configurano tra quelle che presentano i rischi più elevati per la diffusione del virus". "Nello specifico - si legge nella nota - fermo restando che gli accessi a queste attività debbano avvenire esclusivamente attraverso un meccanismo di registrazione che consenta un eventuale tracciamento e solo in presenza di green pass valido, si ritiene che se ne possa considerare l’apertura con una progressiva gradualità anche tenendo conto della necessità di valutare l’impatto delle misure già adottate".
Il Cts inoltre ritiene che "queste attività possano essere consentite in zona bianca garantendo: una presenza, compreso il personale dipendente, pari al 35% della capienza massima al chiuso e al 50% all’aperto; la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo d’aria e rispondenti ai requisiti qualitativi specificati nei documenti di indirizzo Iss; l’uso obbligatorio dei bicchieri monouso; la garanzia della possibilità di frequente igienizzazione delle mani oltre che la pulizia e la sanificazione dei locali; l’utilizzo della mascherina chirurgica nei vari momenti ad eccezione di quello del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso".
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